Chiudi video
close adblock Il Milanese Imbruttito

Disabilita l'adblock

Ué grandissimo! Ti piace leggere i nostri articoli?
Allora non fare il giargiana, disabilita l’adblock
(così fai girare l’economia, taaac)!

close adblock Il Milanese Imbruttito

Ti ho beccato Giargiana!

Disabilita l’adblock (così fai girare l’economia, taaac)!

Ok

News
fotoritocco

Stiamo ore a rincoglionirci sui social, scorrendo il feed scoglionati dalla perfezione palesata su Instagram. Corpi perfetti, pelle di pesca, occhioni da cerbiatto, muscoletti tonici, culi di marmo, labbra a cuore e nasi minuscoli. Certo, molti Imbruttiti se ne sbattono, consapevoli di quanta finzione ci sia dietro uno scatto social. Ma c'è un mondo di giovanissimi che, magari, se ne va in fissa con questa posticcia perfezione. E poi sono cazzi. Insicurezze, modelli sbagliati, complessi... no good. Fortunatamente c'è chi ha preso sul serio un problema che, in realtà, esiste da anni. La Norvegia. Il parlamento ha votato una legge che impone a chi ritocca le foto di piazzarci un logo affinché chi le vede sappia che dietro c'è un lavoro di photo editing.

Ci sta. Giusto. Una roba che, se venisse approvata anche in Italia, trasformerebbe le foto che vediamo abitualmente sui social in una collezione di loghi a segnalare il ritocco. In Novergia fanno sul serio eh! Se non segnali l'editing... multazza. L’obiettivo, ha spiegato il ministro della famiglia del Paese scandinavo, è fare in modo che bambini e giovani "Si accettino per come sono, perché le foto ritoccate producono un’immagine distorta del corpo". 

Quindi, come funziona? In pratica si dovrà far sapere se le foto dei corpi ritratti non sono al naturale per dimensioni, colore della pelle o della forma. Chi invece si diverte a pubblicare paesaggi può stare tranquillo: non ci sarà bisogno di segnalare se il tramonto è stato schiarito o lo skyline è stato illuminato. La legge, infatti, riguarda principalmente il corpo, che è poi la fonte dei malintesi e dell'idealizzazione di uomini e donne protagonisti dei social. Per ora la legge  riguarderà solo gli annunci pubblicitari o le foto sponsorizzate. Comprese quelle che gli influencer pubblicano per mostrare prodotti o servizi per i quali sono stati pagati o hanno avuto altri benefit.

Facebook, Instagram, Snapchat, TikTok e Twitter i social interessati dalla legge. Gli influencer norvegesi pare l'abbiano presa benissimo, tanto da chiedere che la legge venga estesa anche alle foto generiche. Del resto il problema c'è, e non solo in Norvegia. Le immagini social hanno aumentato i casi di dismorfia, la condizione psicologica per cui i pazienti si fissano su una o più caratteristiche del proprio aspetto esteriore, notando imperfezioni o difetti che per altri appaiono minimi o inesistenti. E che dire del boom di ritocchini estetici da "selfie"?

Nel 2020 la Società Italiana di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica (SICPRE), ha affermato che sono aumentati del 15% gli interventi di chi vuole assomigliare a un proprio selfie opportunamente modificato dai filtri. Tutto vero, ahinoi...

Seguici anche su Instagram, taaac!


Vai all'articolo precedenteIndietro
Il Milanese Imbruttito