Questa è una delle classiche domande che ci facciamo da una vita, sospese tra uno schiaffo sull’orecchio e un’imprecazione. Una di quelle grandi questioni per le quali sarebbe necessario uno spiegone di Alberto Angela in tutto il suo splendore: perché cazzo le zanzare, con tutti i posti del mondo, devono rompere i maroni di notte all’altezza delle orecchie?
Cioè, ok. Tu, amica zanzara, sei riuscita a entrare in casa nonostante zanzariere, filo spinato e trappole mortali degne dell’Enigmista. Bene, ce l’hai fatta. Il povero malcapitato è riuscito inspiegabilmente ad addormentarsi nonostante i quaranta gradi anche alle tre di notte. Miracolo. Ora: ti si concede qualche puntura, ci mancherebbe. Bisogna ammettere che sei stata coraggiosa, zelante, ambiziosa. E allora ok, prenditi ‘sto sangue e facciamola finita. Però non puoi, che ne so, pizzicare l’alluce? La caviglia? Una chiappa? Voglio dire, il sangue scorre pure lì alla fine. No. Tu devi sfracassare le palle dritto dentro il padiglione auricolare. Ma perché? Sei stata dotata forse di una qualche forma di sadismo animale?
La realtà, documentandosi un po’, sembra essere ben diversa. Spulciando tra siti ed enciclopedie polverose è venuto fuori che le zanzare hanno con l’anidride carbonica lo stesso rapporto che noi Imbruttiti abbiamo con il fatturato: amore folle. Sono talmente tanto dipendenti dalla CO2 che la riescono ad individuare fino a 30 metri di distanza. Ora, visto che noi espiriamo anidride carbonica attraverso naso e la bocca, va da sé che gli odiosi insetti si fiondino dritti dritti verso la nostra testa dandoci l’impressione di essere sempre a un millimetro dalle orecchie.
E quindi che si fa? Trattenere il respiro e lasciarsi morire non sembra una soluzione molto felice. Magari ci potremmo comprare una di quelle cinesate utilissime tipo la zanzariera che copre la faccia. Una soluzione potrebbe essere quella di creare un’altra fonte di CO2 che distragga la maledetta. In commercio esistono le piastrine che però, diciamocelo, non è che per noi siano tanto salutari da respirare, soprattutto di notte. E quindi che si fa?
Quando sembra non esserci una soluzione, tel lì il rimedio della nonna a risolvere la situation. Un’idea è quella di piazzare un bel ventilatore in camera che muova l’aria, sparpagli velocemente l’anidride carbonica e intralci il volo della zanzara. Pare inoltre che alcune piante siano in grado di far scappare le zanzare (lo sappiamo da una vita): citronella, cedrina, gerani, basilico, lavanda, menta. Potreste provare a metterne una sul comodino e vedere se funziona o se è solo una cazzata. Altro rimedio naturale è l’aglio, che secondo alcune fonti antichissime avrebbe anche la funzione di repellente antizanzare. O almeno terrà lontani i vampiri, meglio di niente.
Seguici anche su Instagram, taaac!