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Anno nuovo, generazione nuova: dal 1° gennaio 2025, ciao ciao Generazione Alpha, benvenuta Generazione Beta. Parliamo di quei futuri nani che nasceranno tra il 2025 e il 2039, quindi molto più che nativi digitali: saranno i primi nativi artificiali, possiamo dire.

Se la Gen Alpha (2010-2024) ha rappresentato i figli super tech dei Millennial, la Beta alzerà ancora l’asticella. Inclusività, cambiamento e intelligenza artificiale. Ma occhio, qui non si parla solo di innovazioni tech: stiamo parlando di una generazione che influenzerà i prossimi consumi e le future strategie di marketing. I baby Beta saranno pochi, causa denatalità, ma con le idee chiare: cambiamento climatico, guerre e crisi saranno pane quotidiano, ma con un approccio più ottimista (speriamo). Inclusione e diversità? Lo standard.

I bimbi Beta cresceranno però in un mondo dove Alexa e ChatGPT saranno praticamente membri della family, e questo potrebbe mandare in tilt il loro modo di relazionarsi, portandoli a trattare amici e familiari come assistenti vocali. E poi c’è il tema delle fake news: l’IA sa essere convincente, ma non sempre affidabile. Educare i ragazzi a distinguere tra vero e falso sarà cruciale.

Ma non è tutto negativo, dai, se i genitori saranno ottime guide, questi nani dell’IA potranno crescere molto più consapevoli di noi, curiosi e pronti a costruire un futuro finalmente migliore, inclusivo e sostenibile. Beta, sorprendeteci!

 

Autrice: Francesca Tortini

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