
Raga, notizia clamorosa: da oggi anche i single in Italia possono adottare bambini dall’estero. A dirlo è la Corte Costituzionale che, con la sentenza numero 33 appena depositata, ha ufficialmente dichiarato incostituzionale quell’articolo vecchio come il cucco (il 29-bis della legge n. 184 del 1983) che escludeva le persone single dalla possibilità di adozione internazionale.
Ma ci rendiamo conto? Era ora!
Ma cosa cambia adesso?
In parole povere: se sei single e vuoi adottare un bambino straniero, adesso puoi farlo anche tu! Prima l’adozione internazionale era una roba solo per le coppie sposate da almeno tre anni. Adesso anche chi è single può mettersi in lista, ottenere l'idoneità e far partire la richiesta di adozione all'estero. Ovviamente, sarà poi il Paese straniero a decidere se c’è un bambino compatibile con l’aspirante genitore. Ma finalmente anche chi non è sposato può provarci!
Non tutti i Paesi però accettano le adozioni da parte dei single. Ma intanto qualcosa si muove. L’Italia ha già riconosciuto adozioni fatte da single all’estero (tipo in Ucraina, Stati Uniti o Regno Unito) e questa sentenza fa un bel passo avanti: adesso i single possono chiedere l’adozione direttamente dall’Italia, come le coppie sposate.
E tutto questo casino è partito da una donna di Firenze che nel 2019 aveva chiesto al Tribunale dei Minorenni di poter adottare un bambino straniero. Il Tribunale le aveva risposto picche dicendo che, essendo single, la sua richiesta violava la legge. Ma lei mica si è arresa! Ha fatto ricorso e ora la Corte Costituzionale le ha dato ragione. Ma brava!
Cosa ha detto la Corte?
In pratica, i giudici della Consulta hanno detto che vietare l’adozione internazionale ai single è una roba senza senso. Non è più funzionale per garantire ai bambini un ambiente stabile e armonioso. Ma perché, se sei single allora non puoi essere un buon genitore? Ma chi l’ha mai detto?
E poi, con la riforma della filiazione del 2012-2013 è stata abolita la distinzione tra figli legittimi e naturali: adesso c’è un solo tipo di figlio. Quindi perché fare differenze tra chi è sposato e chi no? La Corte lo dice chiaro e tondo: anche un single può garantire un ambiente stabile e armonioso a un bambino, pure se ci sono delle difficoltà o se si tratta di bambini che richiedono un impegno speciale.
E il governo cosa dice?
La Presidenza del Consiglio ha provato a mettere i bastoni tra le ruote con l’Avvocatura dello Stato, che si è opposta dicendo che l’adozione internazionale per i single è troppo un casino. Ah, però, all’adozione interna (cioè dei bambini italiani) mica possono accedere, eh. Ma la Corte non ha preso bene il discorsetto e ha risposto picche pure al governo.
E adesso cosa succede?
Questa sentenza è un precedente bello grosso e molti esperti dicono che potrebbe essere usata per spingere l'apertura anche delle adozioni nazionali ai single. Al momento, però, restano fuori da questa possibilità solo le coppie dello stesso sesso. Ma insomma, è già un bel passo avanti.
L’avvocato Romano Vaccarella, che ha assistito la signora di Firenze, è contentissimo: "Finalmente cade un tabù che era veramente anacronistico.”
E siamo super d'accordo!
Seguici anche su Instagram, taaac!