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Milano queen degli hotel di lusso, vediamo quelli che apriranno

La maratona verso i Giochi Olimpici Invernali 2026 è iniziata e gli hotel di lusso a Milano si preparano a sparare tutte le loro cartucce.

Il mercato degli hotel di lusso a Milano sta esplodendo come un petardo in piazza Duomo a Capodanno. Altro che inflazione, qua parliamo di camere da 700-800 euro a notte che sono sempre belle piene, otto giorni su dieci. Il perché? Semplice: il turismo di lusso se ne frega dei prezzi e punta solo al top. E Milano, con tutte le nuove aperture previste da qui alle Olimpiadi Invernali 2026, è pronta a fare il botto e superare Roma e Firenze.

Hotel di lusso a Milano: tutte le nuove aperture in arrivo

La maratona verso i Giochi Olimpici Invernali 2026 è iniziata e gli hotel di lusso a Milano si preparano a sparare tutte le loro cartucce. Tra ristrutturazioni di vecchi colossi e nuovi hotel appena sfornati, Milano si appresta a diventare la regina dell’hospitality di lusso. Ecco qualche nome che farà impazzire i turisti dai portafogli pesanti:

– The Plein Hotel (via Manin): già operativo con bar, ristoranti vegan e terrazza (ve ne avevamo parlato qui)

– Rosewood Hotel (via Borgonuovo): apertura nel 2026 tra Palazzo Branca e la Banca Commerciale. Si parla di 70 camere, 20 suite, bar, ristorante, giardino interno e area wellness con piscina coperta. Insomma, roba da sceicchi.

– Six Senses (via Brera 19): la versione milanese della catena luxury con spa e piscina per chi vuole spendere come se non ci fosse un domani.

– Rocco Forte – The Carlton (via Senato): apertura prevista per l’autunno. L’ex Baglioni ristrutturato diventa un gioiellino con 70 camere e suite, ristorante, spa e un rooftop da urlo per aperitivi deluxe.

– Hotel Edition (corso di Porta Romana): un’altra perla del gruppo Marriott, pronta a conquistare i turisti col suo chiostro interno.

– W Hotel (corso Matteotti): super lusso in arrivo in pieno centro.

– Soho House (ex cinema Nuovo Arti): finalmente dopo mille peripezie apre anche a Milano, e qua ci si aspetta la crème de la crème del jet-set.

Milano capitale del turismo di lusso: i numeri

I numeri parlano chiaro: il turismo di lusso a Milano non è mai stato così in forma. Il presidente di Federalberghi Milano, Maurizio Naro, conferma che il tasso di occupazione delle camere è intorno all’80%. E non stiamo parlando di camere a buon mercato, ma di suite da sogno con prezzi che farebbero impallidire anche il più figo degli influencer.

Questo turismo “alto spendente” è in costante aumento, specialmente tra chi sceglie Milano per lo shopping di lusso. Non c’è da stupirsi se, con tutte queste nuove aperture, Milano si prepara a sorpassare Roma e Firenze come capitale dell’hospitality di lusso.

Anche Hilton si butta nella mischia (ma con un format diverso)

E non è finita qui. Dopo le Olimpiadi, in corso Buenos Aires tornerà a vivere lo storico Hotel Puccini. Non sarà un 5 stelle da sbavo, ma il progetto fa parlare di sé. Sarà infatti il marchio Tapestry by Hilton, un “soft brand” del gruppo pensato per gli hotel a quattro stelle.

Ristrutturazione pesante da 27 mila metri quadrati e 7,6 milioni di euro di investimento firmato da Progetto CMR. La nuova struttura avrà camere allestite da Progetto Design & Build, e non mancherà la terrazza con ristorante e bar per gli aperitivi a prova di Instagram.

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