Chiudi video
close adblock Il Milanese Imbruttito

Disabilita l'adblock

Ué grandissimo! Ti piace leggere i nostri articoli?
Allora non fare il giargiana, disabilita l’adblock
(così fai girare l’economia, taaac)!

close adblock Il Milanese Imbruttito

Ti ho beccato Giargiana!

Disabilita l’adblock (così fai girare l’economia, taaac)!

Ok

News
case_milano

Che Milano sia la città più cara d’Italia non è una novità, ma uno studio del 2023 di Changes Unipol, riportato in auge dal Corriere, ci regala altri dati che vanno ad arricchire la nostra già ben nutrita consapevolezza: le spese condominiali nel capoluogo lombardo costano il 60% in più rispetto alla media nazionale. Tradotto: qui si spendono in media 162 euro al mese, contro i 108 di Roma, i 119 di Torino e i 76 di Napoli.

Spoiler: non è solo colpa del riscaldamento

Partiamo dal classico: il riscaldamento. A Milano fa più freddo che a Palermo, quindi i riscaldamenti qui vanno di più. Ovvietà. Ma non è solo una questione di temperatura. C’entra anche il tipo di impianto. In molti palazzi anni ’60-’70 ci sono sistemi centralizzati e niente contabilizzazione individuale dei consumi. Morale: se stai in casa tutto il giorno o ci metti piede solo per dormire, paghi uguale. Se invece ci sono termovalvole e contatori, almeno una parte della spesa si basa sul consumo effettivo. E se hai la caldaietta autonoma, la bolletta la controlli tu, ma occhio ai costi di manutenzione e certificazioni.

Portineria, pulizia e giardini al top

Milano è la città dei portinai, e anche questo incide. Molti condomìni storici hanno ancora la guardiola e, quando c’è pure l’alloggio per il custode, il costo schizza. Certo, vendere o affittare quei locali ha aiutato a ridurre le spese in molti casi, ma quando non c’è il portinaio poi ti tocca la coda alla Posta o inseguire il corriere per i pacchi di Amazon.

Impresa di pulizie? A Milano costa di più. Soprattutto se scegli una società seria (e regolare). Lo stesso vale per chi si occupa del verde: il prato all’inglese è bello, ma ogni taglio costa.

E l'amministratore?

In media incide poco: circa 100 euro l’anno ad appartamento. Ma se ci sono lavori straordinari, ciaone: prende una percentuale (fino al 2%) sull’importo dei lavori. E qui a Milano i lavori costano più che altrove, punto.

Operai e cantieri: tutto costa di più

Il costo orario di un operaio edile a Milano è tra i più alti d’Italia: fino al 7% in più rispetto alla media nazionale. E poi ci sono logistica, traffico, accesso ai cantieri in centro, permessi. Giusto per fare un esempio: mettere un’impalcatura in via Brera per 90 giorni costa quasi 28mila euro solo di tassa Cosap.

Chi compra casa deve farsi dare verbali, bilanci e informazioni sulle spese straordinarie. Non basta leggere “spese contenute” nell’annuncio. Se il venditore non ti dà i documenti, fidatevi, meglio lasciar perdere.

Gli affittuari evitano le spese straordinarie, ma quelle ordinarie restano. Quindi controllare il consuntivo annuale è sempre buona norma. Anche perché in assemblea, per il riscaldamento, il voto spetta a chi vive in casa: cioè l’inquilino.

Infine, il dato sulle morosità: 9,3% dei condomìni milanesi ha almeno un moroso. Meno peggio di Roma (22%!), ma la tendenza è in salita. E con l’aumento delle difficoltà economiche, il dato rischia di peggiorare.

Insomma, a Milano, anche vivere costa. E pure parecchio. Ma conoscere i dettagli delle spese condominiali può evitare brutte sorprese. Perché va bene l’attico con vista skyline… ma se poi ti ritrovi a spendere 300 euro al mese solo per il citofono, magari ci si pensa due volte.

Seguici anche su Instagram, taaac!


Vai all'articolo precedenteIndietro
Il Milanese Imbruttito