Ce l’avevamo fatta. Basta con le monetine che cadevano in coda all’Autogrill, con le banconote accartocciate che chissà da quante mani erano passate. Basta con il portafoglio che non sapevi mai dove infilare e che alla fine si riempiva di cianfrusaglie senza senso: la medaglietta della gara di sci, la tessera dei punti Fragola e il santino della nonna, che non sapevi se portava più sfiga tenerlo lì o toglierlo. E basta anche con gli zanza alla cassa che cercavano sempre di fare i furbi con il resto.
Negli ultimi anni a liberarci ci ha pensato il pagamento digitale, affermandosi come una delle mosse tattiche da non sbagliare, tipo sbocciare o vincere a padel. Figata, no? Eh, no. Perché ora arriva un allarme che sembra quasi un dietrofront. E siccome in questo periodo basta un niente per pensare subito alla fine del mondo, ci si mette pure la Banca Centrale Europea, la Grande Madre di tutti i nostri risparmi, a ricordarci che bisogna sempre avere del cash disponibile per eventuali crisi.
Cosa consiglia la Bce
Avete capito bene? Questi vengono a parlare di contanti a noi, e con un report che si intitola “Keep calm and carry cash“. Che, francamente, sembra quasi una presa per il… sì, insomma, quello. Calma? Calma un c****. Perché solo l’idea di non essere più i padroni del nostro budget è la vera apocalisse, che in confronto il cambiamento climatico si risolve con un bagnetto in piscina.
Ma tant’è: la raccomandazione arriva giusta giusta per quei momenti in cui — ipoteticamente — i sistemi di pagamento digitali non fossero disponibili. La BCE non specifica che tipo di crisi abbia in mente, ma prima di spaventarci fa un esempio. Vi ricordate cosa è successo in Spagna il 28 aprile di quest’anno? Blackout totale: niente luce, niente mezzi, niente TV. In alcune zone ci sono volute più di 24 ore per tornare alla normalità (cioè pagare il biglietto del tram con un taaaac!, guardarsi la Champions, o dare un’occhiatina a OnlyFans).
La BCE non lo dice così esplicitamente, ma non serve avere un rating A+ per capire che in quelle ventiquattr’ore il vostro iPhone FighissimoPro era utile solo a non far ballare il tavolino. Nemmeno buono ad accendere il fuoco. E allora, se prima trovare 20 euro nella tasca dei jeans vi sembrava una roba da sfigati, ora diventa un comportamento virtuoso che mette l’imbruttito in pole position anche quando i bancomat sono KO. La cifra consigliata? Dai 70 ai 100 euro a testa, per ogni membro della famiglia, per almeno tre giorni.
Ora, però, una domanda sorge spontanea: cara BCE, ma tu hai mai fatto due passi a Milano? Con quello che costa la vita, 70 euro ormai bastano giusto a mantenere le funzioni vitali. Inutile dire che non basterebbero per dog sitter, manicure o scarpe nuove da running: anche i beni di prima necessità ormai hanno prezzi da capogiro. Comunque tranquilli, a quanto pare questo problema noi non ce l’abbiamo. La Banca d’Italia stima che nel nostro Paese circolino già circa 250 miliardi di euro in contanti, pronti a spuntare al primo attacco hacker. Quindi sì, siamo salvi: siamo pronti a sbocciare anche al buio. Tanto, per riconoscere un DonPero, mica serve la luce.
Autore: @illettoresnob