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Il sindaco di una città giapponese ha varato una legge che limita l’uso dello smartphone a due ore al giorno

Il sindaco di una cittadina nipponica ha detto "Basta Zombie col telefono in mano!", si spegne tutto (o quasi)
8 Ottobre 2025

Immaginate una pittoresca località giapponese — Toyoake, 70mila anime nella prefettura di Aichi — che dice: «Ok, basta scrollare!». Il sindaco Masafumi Koki ha emesso un disegno di legge (o meglio: delle “linee guida”, come dice lui) che mira a diminuire il tempo libero passato con lo smartphone a partire dal 1° ottobre.

Attenzione attenzione” – ci immaginiamo il megafono per le strade di Toyoake – “Tutti i residenti sono invitati a non superare 2 ore al giorno di uso ricreativo di smartphone, tablet o simili fuori da lavoro o studio. Per i più piccoli (scuole elementari e medie, ndr) niente dispositivi dopo le 21. Per i ragazzi più grandi (superiori) la linea guida è puntare al silenzio digitale dopo le 22“.

Non un obbligo, ma un consiglio vivissimo

Giusto per chiarire: non ci sono sanzioni per chi sfora. È tutto su base volontaria. Nessuna multa, nessun controllo. È più un “Hey, forse è meglio se lo fai” che un “Se non lo fai, paghi”. Ma se è vero che non c’è nulla da perdere in termini economici, è vero anche che c’è molto da guadagnare: meno sonno disturbato, più chiacchiere in famiglia, meno problemi di vista o postura, più trombate (questo lo dico io non il sindaco).

Alcuni residenti pensano che sia un’intrusione nella libertà personale. Altri dicono: “Bella idea, ma irrealistica“. Molti trovano il limite di 2 ore troppo restrittivo, specialmente nel mondo digitale di oggi. C’è anche chi pensa che la mossa simbolica servirà a poco: utile per sensibilizzare ma, senza controlli, rischia di restare poco più di una bella intenzione. Resta però una bella idea per stimolare le famiglie a stabilire regole più precise sull’uso dello smartphone.

Questo è il primo caso in Giappone in cui una città emanerebbe una direttiva che riguarda tutti i cittadini (non solo i bambini) sul tempo libero digitale. Un sondaggio riportato indica che i giovani giapponesi passano mediamente più di 5 ore al giorno online nei giorni feriali. Quindi forse vale davvero far qualcosa prima che i giovani virgulti del Sol Levante si rimbambiscano completamente.

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