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Scrotox: l’ultima frontiera della medicina estetica è il botulino alle palle (sì, proprio quelle)

Maschio, maneggia con attenzione queste informazioni. Potresti avere qualcosa di nuovo da fare nel weekend...
12 Ottobre 2025

Signori, da oggi fate molta attenzione a dire che ne avete le “palle piene”, perché qualcuno potrebbe pensare che vi siete presi cura dei vostri gioielli di famiglia con una tecnica assai innovativa. Stiamo parlando dello scrotox, cioè l’uso della tossina botulinica e di altre procedure estetiche proprio lì… appena sotto il vostro glorioso pendaglio da forca. Quella zona che al massimo si toccava per questioni scaramantiche, e che già depilare era una tortura per via della ricrescita, adesso viene maneggiata e rimaneggiata senza sosta per trasformarla da orpello rugoso a gloriosa sfera del drago.

Cosa significa “scrotox”

Intanto, capiamo che cosa vuol dire: “scrotox” è un neologismo che nasce dall’unione di “scrotum” (cioè il sacco scrotale… così non ci giriamo tanto attorno) e “tox” da botox, quella sostanza che negli ultimi anni ha disteso (fin troppo) la pelle di milioni di donne in tutto il mondo e, quando usato in maniera sconsiderata, le ha rese più simili a canotti che a dive del cinema. Nel caso dello scrotox si praticano trattamenti estetici non chirurgici, che puntano a:

  • rilassare i muscoli sotto il prezioso “sacchetto”, per evitarne il continuo “su e giù” causato da freddo, stress, cartelloni pubblicitari di biancheria intima…
  • distendere la pelle, ridurre le rughe o le pieghe visibili;
  • attenuare la sudorazione locale o l’eccesso di umidità e irritazioni;
  • migliorare l’aspetto estetico, che per alcuni è un motivo importante, per altri è anche questione di comodità o autostima.

Le sessioni sono piuttosto rapide, con anestetico locale, qualche puntura di botox, tempi di recupero veloci e durata limitata… Insomma, qualche mese e l’operazione va ripetuta. Come ogni procedura estetica, i medici raccomandano cautela, soprattutto per chi ha condizioni mediche delicate, sensibilità particolari o progetti di avere figli. Non ci sono evidenze scientifiche che leghino il botox alla sterilità o all’ “impigrimento” della parte, ma insomma… non si mai!

In principio fu il “ball ironing” di George (Clooney)

Non è la prima volta che si parla di trattamenti estetici dello scroto, per quanto assurdi e inutili possano sembrare. Era il 2013 quando George Clooney – già fidanzato ma non ancora sposato con Amal Alamuddin – lanciò un bel petardo sull’argomento nel corso di un’intervista su Max. “Non mi sono mai fatto sistemare gli occhi“, disse parlando di chirurgia estetica, “ma ho speso parecchio per farmi stirare la pelle dei testicoli. Lì sì che non mi piacciono le rughe“. Ma come, George?! Noi adoriamo le tue rughe, in ogni luogo e in ogni lago, soprattutto quello di Como… Ma niente, ormai il gioco era fatto. “È una tecnica nuova, a Hollywood la fanno tutti, si chiama ball ironing“.

Non fu mai chiaro se quel burlone dell’ex Dottor Ross avesse inventato una supercazzola (è proprio il caso di chiamarla così) oppure se davvero fosse stato fra i pionieri della pratica delle “palle di ferro: fatto sta che una spa in California (Beauty Park) ha iniziato a offrire un trattamento chiamato “Male Laser Lift” con caratteristiche simili al ball ironing descritto dall’attore. Obiettivo: intervenire sulla pelle esterna, uniformare tonalità, rimuovere piccole imperfezioni, possibili rughe… insomma, una remise en forme che giustificherebbe alla grande il perenne sorriso soddisfatto della signora Clooney.

Spiegateci perché

Da giovane anziana quale sono, che certo non ha tempo per andar troppo per il sottile e cara grazia se le palle non me le fanno prima crescere e poi cadere, sono davvero incuriosita dai motivi che spingano (ops!) a una pratica del genere. Ma, con un po’ di ricerche e chiacchiere da bar, ho ricostruito che dietro ci sono ragioni “umane” comprensibili:

  • l’autostima: sentirsi più a proprio agio nel proprio corpo, anche in zone intime;
  • il comfort fisico: riduzione di irritazioni, sfregamenti, calore;
  • un desiderio estetico: in fondo se si chiamano “gioielli di famiglia” devono davvero brillare…
  • la curiosità, la moda… ovviamente.

Occhio…

Come tutti i trattamenti estetici bisogna innanzitutto affidarsi a professionisti seri e di esperienza. Io non ne conosco, ma certo non andrei al centro estetico sotto casa come faccio per il semipermanente… Poi ci sono gli effetti collaterali, perché “se bello vuoi apparire un po’ devi soffrire“: gonfiore, lividi, sensibilità, possibili infezioni… insomma, roba da toccarsi i maroni ma non farseli toccare! Inoltre, come si diceva, meglio informarsi bene se si ha intenzione di avere figli o se ci sono patologie dermatologiche o neurologiche, ad esempio… ma forse anche cardiache, che dite? Infine ricordate che, oltre a non essere una pratica a buon mercato, dura anche poco e va ripetuta nel tempo… Insomma, potreste davvero averne le palle piene!

Che facciano molto ridere è sicuro, ma scrotox e ball ironing fanno anche capire il bisogno di estendere il concetto di estetica a zone un tempo riservate alle battutacce e a un veloce bidet (nel migliore dei casi). In fondo, in questi tempi in cui sembra che il mondo vada al contrario e la situazione sia sempre prossima a sfuggire di mano, può avere anche molto senso occuparsi di “cazzate”.

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