E pensare che a Milano diciamo «Cinemino stasera?» dal 1907.
Eh si, più di un secolo fa nasceva qui il cinema più antico d’Italia, proprio nella città meneghina: è il Centrale, in via Torino 30/32, nella rientranza all’angolo con la chiesa di San Sebastiano.
Dal cinema muto a Fellini, dal bianco e nero alle pellicole più avanzate della nostra epoca: tanti film importanti della storia del grande schermo sono stati proiettati al Centrale, che 110 anni fa si chiamava «Cinematografo Mondial».
A Milano nel business si era avanti sin dal secolo scorso: basti pensare che il primo cinema italiano aveva già due piccole sale, ricavate nel quattrocentesco Palazzo Grifi (sorto nell’epoca degli Sforza). Di fatto, 110 anni fa c’era già in città il primo multisala… e i vari Uci Cinema e Skyline muti. Il biglietto non lo si prenotava online e lo si pagava con 20 lire per le prime tre file, 10 per le altre (e metà prezzo per i militari non graduati ed i bambini).
Purtroppo non si conosce il giorno preciso dell’inaugurazione del cinema Centrale, ma sappiamo comunque il resto della sua storia grazie al volume Cinematografo Centrale. 110 anni di storia, scritto da Alberto Massirone, gestore della sala di proprietà della sua famiglia dal 1962.
«Te se minga del mesté» dissero a suo padre, che di mestiere faceva il rappresentante del salumificio Vismara. Ma il business (e la passione) sono, come la nebbia e la cotoletta, nel DNA di questa città e dei milanesi, e lui andò avanti comunque, e oggi il figlio Alberto ricorda così su Repubblica: «Quando mio padre firmò il contratto, tornai apposta dal mare, dove ero in vacanza con i cugini. Trovai mia madre in cassa, bellissima, vestita con i colori dell’autunno». Prima proiezione 28 agosto 1962, Assassinio a tradimento, «ricordo solo il titolo. A eccitarmi era la situazione, il permesso che mamma mi diede di staccare i biglietti, le mance dei clienti a cui legavo la bicicletta».
Per sapere tutto sul cinema più vecchio d’Italia basta leggere il libro, per vivere l’emozione di vedere un film in sale che hanno più di un secolo basta invece andare in via Torino. Ok, non costerà più 20 lire, ma non facciamo i barboni e per una sera lasciamo perdere lo streaming!
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