Ve la ricordate la vecchia storia del «se non studi allora vai a zappare la terra!», o «le tue sono due braccia rubate all’agricoltura?». Beh a Milano c’è qualcuno che quelle braccia all’agricoltura le vuole restituire, o perlomeno far capire agli studenti cosa vuol dire davvero lavorare la terra.
L’idea, già in atto, è di Domenico Balbi, dirigente scolastico dell’Itsos Albe Steiner, scuola a indirizzo spettacolo: «Quando trovo i ragazzi a fumare all’interno della scuola o all’esterno dovrei fargli una multa di 27 euro che, però, viene commutata in lavoro – ha spiegato al Corriere della Sera il preside, preoccupato dalla piaga del tabacco e delle droghe leggere. – All’inizio i ragazzi, che avendo propensione artistica sono spesso vestiti in modo originale e fanno uso di sigarette proibite, accettavano divertiti, pensando che fossero ore di svago, ma questa percezione è durata poco. Rastrellano, raccolgono pietre, potano, abbattono gli alberi malati e trasportano manualmente gli scarti del verde, quindi ora hanno compreso il senso della fatica. E io lavoro con loro, prima di tutto per dare l’esempio e poi perché non abbiamo i fondi per dedicare il personale a quest’attività».
Insomma, all’inizio i giovani si divertivano pure a zappare, poi hanno capito che c’è da fare fatica veramente e non è un diversivo tanto simpatico. Lo stesso Preside, che fino a quattro anni fa faceva l’avvocato cassazionista a Napoli, lavora insieme ai ragazzi zappatori, e la scuola sta pure ricavando i suoi benefici da questa iniziativa: orti con pomodori e zucchine, giardini interni con coltivazione di rose, camelie, agrumi e ortensie. E presto potrebbe addirittura essere predisposta un’area con le galline ed una per l’apicoltura.
Quindi per chi non si comportasse bene a scuola… Ma va a lavurà, o vi ci manda il preside!
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