Skip to content
Buon Natale a Elon Musk, che è diventato la prima persona al mondo con un patrimonio di 700 miliardi di dollari / Dai, figata: da giugno 2026 si potrà andare da Milano ad Amsterdam con un treno diretto / Trendy o tremendy? I “cerotti” di Hermès da 140 euro (che non sono nemmeno veri cerotti) / La casa in montagna costa (sempre più) una fucilata: prezzi record in Lombardia / A Milano portarsi la schiscetta da casa fa risparmiare 3.200 euro all’anno / L’amore non va in vacanza fa scuola: sempre più italiani scelgono lo scambio casa per le feste / Da Clio a Strazzer fino a Ferragni: come le influencer hanno gestito (con diversi esiti) la crisi del proprio brand / Per avvicinarsi alla Fontana di Trevi da gennaio bisognerà pagare un ticket (forse) / Boom di licenziamenti negli Stati Uniti: è tutta colpa dell’AI o c’è sotto dell’altro? / La cucina italiana è patrimonio Unesco, ma in Alto Adige parte il polemicone: “i canederli non sono italiani” / Buon Natale a Elon Musk, che è diventato la prima persona al mondo con un patrimonio di 700 miliardi di dollari / Dai, figata: da giugno 2026 si potrà andare da Milano ad Amsterdam con un treno diretto / Trendy o tremendy? I “cerotti” di Hermès da 140 euro (che non sono nemmeno veri cerotti) / La casa in montagna costa (sempre più) una fucilata: prezzi record in Lombardia / A Milano portarsi la schiscetta da casa fa risparmiare 3.200 euro all’anno / L’amore non va in vacanza fa scuola: sempre più italiani scelgono lo scambio casa per le feste / Da Clio a Strazzer fino a Ferragni: come le influencer hanno gestito (con diversi esiti) la crisi del proprio brand / Per avvicinarsi alla Fontana di Trevi da gennaio bisognerà pagare un ticket (forse) / Boom di licenziamenti negli Stati Uniti: è tutta colpa dell’AI o c’è sotto dell’altro? / La cucina italiana è patrimonio Unesco, ma in Alto Adige parte il polemicone: “i canederli non sono italiani”
CONDIVIDI:
Link copiato!

Ma dove sono finiti i padiglioni di Expo? Tra ristoranti e centri commerciali, ecco (tutte) le risposte!

La domanda non sorge spontanea, ma incuriosisce parecchio: che ca**o di fine hanno fatto i padiglioni di Expo?Vi liberiamo subito dal dubbio con alcuni numeri: 17 ex padiglioni della grande esposizione del 2015 sono già stati ricollocati nei paesi d’origine. Un esempio su tutti? Il Cile e la Gran Bretagna. Il primo vivrà, infatti, a […]

La domanda non sorge spontanea, ma incuriosisce parecchio: che ca**o di fine hanno fatto i padiglioni di Expo?

Vi liberiamo subito dal dubbio con alcuni numeri: 17 ex padiglioni della grande esposizione del 2015 sono già stati ricollocati nei paesi d’origine. Un esempio su tutti? Il Cile e la Gran Bretagna. Il primo vivrà, infatti, a breve una nuova rinascita, diventando in patria un centro per il commercio equo solidale. Il secondo – il padiglione alveare – è stato invece posizionato a Londra, nei giardini botanici reali di Kew Gardens, come simbolo della vita delle api.

Credit immagine

Il (ri)utilizzo dei padiglioni, però, non sempre è avvenuto all’insegna della continuità con Expo: è il caso, per esempio, del granaio 2.0 degli Stati Uniti, che sta per essere smontato del tutto (come i padiglioni dell’Ungheria e del Turkmenistan, gli ultimi in dirittura d’arrivo) e che finirà ad Amburgo in un centro commerciale. Anche lo spazio dell’Uruguay ha subìto un destino insolito: è finito a Origgio (Varese) e ha riaperto come ristorante. Pensa un po’ che fine… Mentre la struttura della Repubblica Ceca, invece, verrà trasformata in un centro direzionale in patria.

Credit immagine

Non solo strutture intere, ma anche dettagli che in Expo hanno fatto la differenza: ve la ricordate quella figata della rete del Brasile? Acquistata all’asta per 100mila euro (!) dal Museo del Cane di Mondragone (in provincia di Caserta), doveva diventare un’attrazione per bambini e cani. In assenza, però, dei permessi del Comune, la rete è finita all’Ecoparco del Mediterraneo, uno spazio naturale di quasi 500.000 mq a Castel Volturno: tra resort, laghetti e sport acquatici, poteva sicuramente andare peggio.

Credit immagine

Per il padiglione degli Emirati Arabi, infine, è attesa la ricostruzione nella città ecologica di Masdar City, voluta dagli sceicchi di Abu Dhabi e progettata dall’architetto Norman Foster. E il padiglione Italia? Sempre in area (ex) Expo… ovviamente!

Credit immagine di copertina

 

 

CONDIVIDI:
Link copiato!