Stelle che cadono e stelle che spaccano, prese male e nuove nomine interessanti, questi i risultati del nuovo elenco dei ristoranti stellati di Milano reso noto dalla Guida Michelin, edizione 2018 e presentato la scorsa settimana a Parma.
Se l’Italia è ancora la seconda nazione per numero di ristoranti stellati presenti nella Guida, dopo (ma guarda un po’!) la Francia, Milano si conferma la prima città lombarda per numero di locali presenti in elenco, con qualche novità. Di certo quella più altisonante è la stella tolta Cracco (già ben commentata sui social, come vi abbiamo mostrato) e a Sadler; sicuramente per Carletto il cambio di location può aver influito sulla perdita, ma difficilmente questo avrà attutito la sua presamale.
Milano perde un 2 stelle rispetto allo scorso anno (sono quattro nel 2018, erano cinque nel 2017) ma guadagna tre ristoranti stellati in più, passando da diciassette a venti totali. Le buone nuove milanesi sono il Vun, che aggiunge una stella a quella dell’anno scorso, e le prime stelle di Contraste, per Trussardi alla Scala e per l’Essenza.
Insomma, nella città meneghina siamo pieni di possibilità per far godere il palato e far piangere di brutto il portafogli.
Ecco allora di seguito l’elenco di tutti i ristoranti stellati di Milano secondo la guida Michelin 2018:
Due stelle Michelin
- Enrico Bartolini al Mudec
- Il Luogo di Aimo e Nadia
- Seta by Anton Guida
- Vun
Una stella Michelin
- D’O(Cornaredo/San Pietro all’Olmo)
- Alice – Eataly Smeraldo Milano
- Armani Ristorante
- Berton
- Contraste
- Cracco
- Essenza
- Felix Lo Basso
- Innocenti Evasioni
- Iyo
- Joia
- Lume
- Trussardi alla Scala
- Sadler
- Tano passami l’olio
- Tokuyoshi
E FYI, in Lombardia abbiamo pure due ristoranti a tre stelle, cioè Da Vittorio a Brusaporto e di Dal Pescatore a Canneto Sull`Oglio (Mantova). In alternativa invece si può sempre non considerare una classifica francese e scegliere una sana e ignorante trattoria tipica; che vanno bene le vostre belle stelle transalpine, ma da queste parti storicamente sappiamo che La bòca l’è minga stràca se la sa nò de vàca.
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