La gara tra Milano e Roma sta assumendo toni da favola. Roma fa la bella addormentata, Milano fa il principino che arriva, la limona e se ne va. L’arena dove si disputa la nuova partita questa volta sono i mezzi pubblici. E il divario è come Piazza del Duomo: per lo meno appariscente.
Facciamo una premessa: l’Imbruttito sa che usare i mezzi pubblici è fondamentale per vivere meglio in città. Meno traffico, meno travasi di bile, meno zozzerie che volano nell’aria e ci iniettiamo direttamente nei polmoni.
Ma soprattutto, sa come si sente quando deve parcheggio all’ora dell’aperitivo.
E poi, ormai, vantarsi di usare tutti i giorni l’auto è roba da Giargiana che pensano di vivere ancora negli anni 80. Senza contare che, ai milanesi, i mezzi pubblici alla fine piacciono.
Altroconsumo ha fatto un’indagine sull’utilizzo di veicoli comunali per il trasporto di uomini scegliendo 4 città: Milano, Roma, Torino e Napoli. E si è fatta una domanda facile facile: qual è la città in cui i mezzi vengono usati di più?
Milano capolista, come al solito. Il 50% dei milanesi usa la metro, il 37% l’autobus, il 29% il tram (che diciamoci la verità: sarà pure poetico, ma è lentissimo).
A Napoli, il 35% usa la metro, il 32% il bus, il tram è come la bella musica nelle sonorità trap: non pervenuta.
Torino si piazza al terzo posto con il 36% delle persone che salgono sul bus, il 27% sul tram, il 19% sulla metro.
Ultima, la Capitale: solo l’8% dei romani sale sul tram, il 21% sulla metro e il 30% sull’autobus. Senza sapere però quando arriverà a destinazione.
La classifica però si ribalta nettamente – e ovviamente – quando si parla di persone che usano l’auto abitualmente. Roma vince su tutte: la percentuale è del 74%. Mica roba da ridere se si pensa che, per trovare un buco, in media ci vogliono 15 minuti e che spesso si resta imbottigliati nel traffico. E questo succede almeno una volta a settimana, al 70% dei romani (chissà come si dice in romanesco: «Figa come mi girano i maroni!»).
C’è chi dice che è una questione di scelte di vita, ma non è del tutto vero e l’Imbruttito lo sa: in ballo c’è anche la felicità del portafoglio.
A Milano, in un certo senso, conviene: perché, a Roma, la cifra che una persona spende in media per i biglietti… non è che spaventa, ma un po’ fa girare le balle: si parte da poco meno di 100 euro al mese per arrivare a toccare vette di circa 150.
A Milano, invece, non solo i mezzi funzionano e sono pure i meno cari: la spesa media è di 65 euro al mese, con addirittura un 12% (felice) che tira fuori dal portafoglio meno di 20 euro al mese.
Altroconsumo, poi, ha iniziato anche a farsi due conti sul carsharing. Ma ha abbandonato subito l’idea, visto che non c’erano dati statisticamente validi (e a Napoli, non c’è neanche, il carsharing). Quando qualcuno in redazione ha domandato: «Ma il bikesharing? Non lo contiamo?» a Roma si sono aperte 18 buche sull’istante e quelli di Altroconsumo hanno pensato che era meglio non infierire.
Ora, questi sono dati indicativi; nuove informazioni verranno presentate a Ri-generazioni, l’era dell’economia circolare, l’edizione di quest’anno del Festivalfuturo di Altroconsumo. Se siete interessati, passate all’Unicredit Pavilion dal 28 al 30 settembre: si parlerà della trasformazione che devono intraprendere tutte le città, dividendolo in 5 percorsi: smart agrifood, energia e ambiente, casa, mobilità e trasporti, prodotti (che tradotto in linguaggio normale significa che si parlerà di un processo che riguarda l’efficienza energetica, gli sprechi in cucina, le tecnologie per dare nuova vita ai rifiuti, e le ultime scoperte tecniche per la coltivazione.)
Insomma, ancora una volta, il futuro della sostenibilità passa da Milano.
E secondo me, lo farà in metro, che è sicuramente il mezzo più veloce.
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