Probabilmente a causa di un buco nero, tra un Kinder Happy Hippo e una figurina Yu-Gi-Ho ci siamo fatti vecchi.
Io stesso son convinto che i nati nel 2000 abbiano, che so, 8 o al massimo 10 anni; peccato che siano gli stessi a darmi la precedenza alle rotonde. I tempi son cambiati drasticamente: le Totally Spies hanno lasciato il posto alle Little Mix, Ash Ketchum a Sfera Ebbasta. Ma una delle più grandi divergenze coi nostri benamati anni ’90 è la scuola. Ed ecco perché, come se fossi Aretha Franklin che spiega a Nicki Minaj cosa fosse la musica ai sui tempi, le nostre superiori erano tutt’altra cosa:
• I 2004 son belli: alti, snelli come un Grissin Bon, tette sostenute da balconcini che nemmeno quelli su Piazza Navona. Noi eravamo più simili a una Simmenthal.
• Le nuove leve studiano sugli iPad; tutto il materiale è perfettamente contenuto in un oggetto che peserà, sì e no, un chilo. Noi vecchie cariatidi partivamo da casa con un peso corporeo di 60 kg aggiunto ai 148 di libri sulle spalle; grazie al cazzo che i 2004 son belli, a noi la forza di gravità ha smorzato la crescita.
• Il più grande esempio di tecnologia che conoscevamo era il televisore 13 pollici, più simile a una lavatrice De Longhi, poggiato su un piano con delle rotelle da portare in giro per l’intera scuola. Altro che Bill Gates.
• Le nuove generazioni studiano materie in lingue straniere, ad esempio: matematica in inglese, storia in francese, fisica in spagnolo. Per noi era già tanto avere un professore d’inglese che mostrasse più doti di Matteo Renzi.
• Gli indirizzi. Ci sono migliaia d’istituti superiori che preparano per qualsivoglia percorso futuro: falegnameria, astrofisica liceale, liceo psico-socio-linguistico-grafico-ancora socio-classico filologico.
Noi semplicemente tre: Istituto Tecnico, Liceo e Cazzi tuoi.
• I 2004 raggiungono l’ambiente scolastico come se stessero varcando la soglia del Festival di Cannes: non un capello fuori posto, non un brufolo, nemmeno i calzini spaiati. Noi, invece, sempre pronti per le riprese dei Goonies.
• I professori 2.0 spiegano sulle lavagne interattive: schermi ampi e luminosi che nemmeno all’apertura dell’Uci Cinema. Invece i nostri riprendevano gli insegnamenti degli avi, riorganizzando la lavagna con i migliori esempi di pitture rupestri fatte a gesso.
• Una cosa accomuna e accomunerà sempre qualsiasi annata scolastica: Educazione Fisica.
Che cazzo di merda Educazione Fisica.
Articolo scritto da Andrea Perticaroli
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