Succede che alcuni oggetti, invenzioni, nate per un determinato fine o nobile intento, un po’ per caso, un po’ perché fanno effettivamente pena per lo scopo per il quale sono state ideate, finiscano per diventare altro e fare la fortuna – o sfortuna – del loro inventore.
Qualche esempio? Pensate la Coca-Cola, doveva essere un medicinale per curare il mal di testa e la stanchezza. Lo zafferano veniva utilizzato per dorare i dipinti. Maria De Filippi voleva diventare prima suora e poi avvocato.
E per aggiornare la lista con esempi più recenti, abbiamo il caso di LinkedIn. Che, nato inizialmente come social per cercare lavoro e sviluppare contatti professionali, si è trasformato in poco tempo in un’oasi virtuale presidiata da morti di figa, disperati, potenziali stalker e patetici corteggiatori d’antan. Dico bene, donne? Voi che, a ogni compleanno, ricevete nella messaggistica privata una poesia d’amore da un perfetto sconosciuto; voi che, convinte di essere state contattate per un’opportunità lavorativa, avete ottenuto solo l’ennesima richiesta di appuntamento galante da uno che lavora presso se stesso.
Tranquille, non siete sole. Qui abbiamo raccolto alcuni messaggi. Ma siamo certi che ne avete tantissimi da condividere con noi:
L’ESPANSIVO
IL POETA
L’ARRICCHITO
IL VERO AMICO
IL CREATIVO
LA PUGLIESE
Articolo scritto da Maurizio Binetti
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