Avevamo appena capito come nascondere i primi capelli bianchi, che la casa di produzione Namco Bandai ci ha riportato alla cruda realtà: il Tamagotchi, quest’anno, compie 23 anni. Ebbene sì: era il lontano 1996 quando per la prima volta ci è stato dato l’arduo compito di crescere quegli animaletti virtuali. E solo chi ci ha giocato sa cosa significhi scordarsi di dargli da mangiare la mattina e, una volta tornati da scuola, trovarlo morto.
Ma finalmente, la possibilità di espiare i nostri delitti è arrivata: il Tamagotchi On. La novità sta nella possibilità di connettere il gioco al proprio telefono: grazie all’apposita app, i giocatori di tutto il mondo potranno incontrarsi virtualmente coi propri animaletti. E c’è di più: ognuno di noi potrà addirittura avere un appuntamento, viaggiare e sposarsi. La cosa, conseguentemente, porterà alla nascita di un altro ovetto da schiudere.
Quest’ultima versione mantiene l’iconica forma a uovo, ma sarà disponibile in nuovi colori: rosa pastello, celeste, viola e verde. Sarà dapprima distribuita in anteprima mondiale negli Stati Uniti, a partire dal 28 Luglio: basterà quindi ordinarlo da uno shop americano online e pagare otto reni di spedizione, ahimè. Oltre a quella, aggiungete circa 55 euro per il giochino in sé: forse un prezzo così alto in onore di tutti quelli persi o distrutti negli ultimi vent’anni.
ps: durante la stesura e la pubblicazione di quest’articolo nessun Tamagotchi è morto per denutrizione. Davvero: nessuno!
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