Immaginate: Milano-Reggio Calabria in meno di un’ora, addirittura sette minuti per andare da Milano a Torino. Elettrizzante o inquietante? Di certo non impossibile: questo treno ultra veloce si chiama Hyperloop ed è un’idea partorita qualche anno fa da quel geniaccio di Elon Musk. La novità è che una delle aziende che ci sta lavorando, la Hyperloop TT, ha deciso di aprire una sede istituzionale a Roma e una sede operativa a Milano, per provare a sviluppare il progetto anche qui. “A fianco di binari e autostrade esistono già dei corridoi che potremmo sfruttare. Una situazione praticamente unica. Il 20 febbraio annunceremo il primo studio di fattibilità e la prima tratta che si potrebbe realizzare”, ha spiegato Bibop G. Gresta, cofondatore dell’azienda di Los Angeles assieme a Dick Alhborn, durante la conferenza stampa a Roma.
Ma che cos’è l’hyperloop? Si tratta di un sistema a capsule che permetterebbe di raggiungere la velocità del suono a più di 1.200 chilometri orari attraverso un tunnel depressurizzato dove spingere dei vagoni galleggianti all’interno di un cuscino d’aria compressa. Ogni capsula potrà contenere dalle 20 alle 40 persone, ma potranno partire gruppi uno dietro l’altro. Ok, non è facilissimo da immaginare, ma ciò che conta è che questo sistema potrebbe davvero rivoluzionare il mondo dei trasporti, abbattendo barriere e distanze e cambiando radicalmente il nostro modo di vivere.
Al momento nessuno ha mai testato questi super treni, ma pare che la prima tratta, tra Dubai e l’India, sarà sperimentata nel corso del 2020. Tra le caratteristiche di questi trasportatori futuristici c’è la sostenibilità: si tratta infatti di treni altamente ecologici in grado di accumulare l’energia cinetica in fase di frenata, oltre a quella solare grazie ai pannelli con cui sarebbe rivestito l’intero tunnel.
Quello che questa rivoluzione comporterebbe per noi Imbruttiti ancora non è chiaro: più lavoro o meno lavoro? Più Giargiana o meno Giargiana? Se da un lato è vero che chiunque potrà andare ovunque, è anche vero che non ci sarà più bisogno di trasferirsi e sradicare le proprie radici.
Articolo scritto da Wendy Migliaccio
Seguici anche su Instagram, taaac!