Imbruttiti, chiudete un attimo le charts di Bitcoin e aprite bene gli occhi: qui ci scappa un affarino niente male!
Se ancora non ne avete sentito parlare, vi presentiamo Housers: la prima piattaforma di crowdfunding immobiliare d’Europa che vi permette di realizzare ricavi molto ghiotti a fronte di un investimento (anche molto piccolo).
L’ambizione di Housers, che nasce in Spagna nel 2015 e coinvolge già oltre 78mila utenti in tutta Europa, è rivoluzionare il mercato immobiliare, proponendo un modello di investimento partecipativo o dal basso, in cui tutti possono investire nel mattone.
Il funzionamento è semplice: iscrizione gratuita sul sito Housers.com e – TAAAAC! – iniziate a fare business. Siete voi che scegliete quanto e dove investire tra Milano, Madrid o Lisbona e bastano pochi clic per farlo (zero carte da firmare in banca!).
Gli Housers Imbruttiti finanziano le operazioni prestando il proprio cash e in cambio ricevono un rendimento in base alle varie modalità disponibili. Possono essere immobili messi a reddito, solo acquisto e rivendita oppure nuove costruzioni.
La figata è che per i progetti a lungo termine c’è anche un mercato interno dove poter rivendere i propri titoli in qualsiasi momento, rendendo liquido l’investimento nel mattone.
A Milano sono già stati lanciati 7 progetti d’investimento che hanno toccato diverse zone della città. Il primo immobile in zona Bocconi e successivamente in Bovisa, Bicocca, Sempione e in zona Piazzale Accursio (come il buon vecchio Lapo con Garage Italia!). L’ultimo – finanziato in tempo record – si trova in Via Plinio a un passo dal Bar Basso dove solo un Giargiana non sa che è stato inventato il cocktail Negroni.
L’ottavo progetto italiano è stato lanciato con un immobile a Firenze nel «quartiere più cool del mondo» secondo Lonely Planet.
Finora sono stati raccolti oltre 42 milioni di euro da finanziatori di 120 nazionalità diverse e i numeri continuano a crescere. Seguite il canale YouTube per scoprire qualche informazione in più e le nuove opportunità di guadagno.
Il momento è quello giusto. Allora, lo facciamo questo affarino?
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