È ufficiale: l’italiano medio – ovvero colui che vive almeno fino a 65 anni – trascorre circa 47 anni della propria esistenza davanti a uno schermo. Questo è ciò che emerge dalla ricerca condotta da Vision Direct, azienda leader nella produzione di lenti a contatto. Se la vostra espressione facciale si sta trasformando piano piano nell’urlo di Munch, sappiate che ancora non vi abbiamo detto nulla.
Facendo un rapido calcolo, quel numerino allarmante è quantificabile in 408.431 ore con gli occhi piantati davanti a un display. Lo studio entra ancora più nel dettaglio: si passano 3 ore e mezza al giorno davanti alla tv (ma chi? Forse le casalinghe), 4 ore e mezza davanti al pc (per l’Imbruttito sono almeno 7/8), 3 ore e 53 invece a fissare il proprio telefono (su questo nulla da dire). Vincono la gara gli e-book e le consolle per il gaming che, preferite da tutti, fanno schizzare il tempo giornaliero totale speso davanti ai monitor a 17 ore. Praticamente l’intera giornata.
“Siamo fortunati ad avere dispositivi che ci connettono con il mondo esterno. Se una pandemia del genere si fosse verificata 30 o 40 anni fa, avremmo visto la gente reagire alla mancanza di contatti in modi molto diversi. Tuttavia, è importante essere consapevoli di cosa comporti alla salute in generale e a quella della vista, un eccessivo tempo di esposizione a uno schermo, e tenere sotto controllo la situazione, senza esagerare“, ha spiegato Benjamin Dumain, ottico e responsabile business development per Vision Direct, bacchettandoci quasi fossimo tutti dei bambini ottusi.
Forse, in effetti, lo siamo: un decimo della popolazione italiana si dice sorpresa da questi dati, come se fossero campati per aria, e solo il 15% li considera allarmanti. Pensate che 7 adulti su 10 accusano fastidi agli occhi, solo 4 persone su 10 si ricordano di riposare gli occhi ogni ora e c’è anche un ostinato 11% a cui non passa nemmeno per l’anticamera del cervello di prendersi una pausa. Qualcuno segue la regola del 20-20-20 per salvare la propria vista? No.
Se delle conseguenze fisiche non vi frega un bip, ricordatevi che smanettare h24 su pc e cellulari mette in crisi anche le relazioni: più di un terzo delle coppie si è scornato proprio per il tempo perso dietro a queste distrazioni (che poi alla fine non sempre son distrazioni, la metà delle volte è LAVORO). Trascurare non fa mai bene, children.
Anche per i nani la situazione non è rosea. Quattro genitori su 10 si dicono disperati perché i preziosi pargoli trascorrono troppo tempo attaccati ai dispositivi diabolici, ma solo L’11% si colpevolizza per queste concessioni. Non solo, più della metà dei genitori trova inutile sgridare i propri figli per un motivo simile. Perché? Perché sono i primi a whatsappare tutto il giorno!
Sarebbe abbastanza incoerente, non trovate?
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