Oh, avete visto il nuovo video dell'Imbruttito? Il nano è in sbatti per il calo del fatturato, e il daddy cerca di incoraggiarlo. A modo suo, chiaro. Come dice lui: “Stiamo tutti navigando in un mare di M”. Alla fine i problemi del Signor Imbruttito e del nano sono anche i nostri. Convivere con la pandemia è una bella rottura di balle, public relation al minimo e business zoppicante. Che siate impiegati, commessi, ristoratori, è l'istess. Giusto se lavorate per Amuchina potete farvi il bagno nel cash, ma il resto del popolo è in crisi, c'è poco da fare.
Ma non si dica che noi Imbruttiti ci piangiamo addosso, eh? Un attimino di sadness e poi via col turbo. Allora, quali sono le solution per risollevarci da questo down? Nel video il Giargiana ci prova con alcune proposte francamente ridicole: decurtarci lo stipendio? Naaa. A parte che magari i nostri boss ce l’hanno già ridotto, quindi lasem perd. Bocciata anche l'idea di organizzare un super evento per recuperare clienti, investitori e collaboratori. Oh, c'è una pandemia: contagi, virus, mascherine... presente? Ecco, quindi escludiamo il networking che l'è mei. Diversificare? Tipo, potremmo cercare nuove fonti di grana reinventandoci chef, fioristi, dog-sitter, influencer, insegnanti di pilates, impastatori di lievito. Oh, avremo imparato qualcosa nei mesi di quarantena, no?
Niente dai, siamo punto a capo. Urge trovare una luce in fondo al tunnel perché la pandemia ci sta mettendo in ginocchio, soprattutto i professionisti con Partita IVA. Lo dicono i numeri eh, quelli emersi dal V Rapporto sulle libere professioni in Italia 2020, curato dall’Osservatorio libere professioni di Confprofessioni. Nei primi sei mesi del 2020, quelli bruttibruttibrutti, oltre 30mila liberi professionisti (soprattutto donne, figuriamoci) hanno dovuto abbandonare la propria attività a causa della crisi. I settori professionali più colpiti sono quelli legati al commercio, alla finanza e all'immobiliare, con un calo di quasi il 14% nel primo trimestre del 2020. Che desolation.
Ma tranqui, tela chi la svolta! Rullo di tamburi...Agentepiù! Si tratta di una piattaforma che raccoglie in un unico spazio digitale agenti di commercio, agenzie e partite IVA nello sviluppo e nell’innovazione del proprio business, permette di firmare con brand prestigiosi e aumentare le provvigioni. Tutto molto easy: in pratica v’iscrivete e poi selezionate i brand con cui collaborare. Secondo step: ricevete una formazione gratuita e personalizzata con l’obiettivo di aumentare la vostra competitività, ottenere strumenti utili a moltiplicare il valore e costruire una solida carriera lavorativa. Top! I brand che aderiscono (nomi grossi eh, tipo Fastweb, ENI Gas e Luce e Linkem) possono così trovare agenti formati e capaci di dialogare direttamente con il consumatore, di monitorare le loro attività, generando un’occasione di innovazione e di business per entrambi. Win to win! La figata è che l’aggiornamento, la gestione amministrativa e lo scouting di nuovi prodotti e servizi non sono più costi a carico del professionista, quindi voi, ma vengono forniti direttamente dalla piattaforma in modo da favorire le provvigioni e aumentare le opportunità. E poi la burocrazia è digitalizzata, così si risparmiano tempo, denaro e sbatti. Tutto digital e tutto gratis. Taaac!
Articolo scritto in collaborazione con Agentepiù
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