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Un tizio ha vissuto per tre mesi in aeroporto per paura del Covid, e alla fine è stato arrestato

Aeroporto di Chicago, Illinois, Stati Uniti d’America. Questo è il teatro di una curiosa storia raccontata dai media di tutto il mondo (Corriere e Guardian, giusto per citarne un paio). Protagonista Aditya Singh, 36enne californiano disoccupato con un master nel settore alberghiero. L’uomo risulta essere arrivato all’aeroporto della città con un volo proveniente da Los Angeles […]

Aeroporto di Chicago, Illinois, Stati Uniti d’America. Questo è il teatro di una curiosa storia raccontata dai media di tutto il mondo (Corriere e Guardian, giusto per citarne un paio). Protagonista Aditya Singh, 36enne californiano disoccupato con un master nel settore alberghiero. L’uomo risulta essere arrivato all’aeroporto della città con un volo proveniente da Los Angeles il 19 ottobre; da allora si ritiene abbia vissuto in un’area riservata dell’aeroporto, senza mai essere scoperto, fino a sabato scorso.

Sembra un remake del film The Terminal di Steven Spielberg. Solo che a differenza del personaggio interpretato da Tom Hanks il sciur Singh non aveva alcuna voglia di lasciare lo scalo aeroportuale. Motivo? Paura di beccarsi il Covid. Sì, avete capito bene.

Anche se l’uomo al momento è senza lavoro, non è affatto un homeless, in quanto risulta residente in un sobborgo di Los Angeles insieme ad alcuni coinquilini. Nonostante ciò si è imbarcato su un volo per Chicago e dopo l’atterraggio è riuscito a impossesarsi di un badge di un addetto dell’aeroporto per girare indisturbato. 

Per mesi si è nutrito grazie agli aiuti dei passeggeri in transito che gli passavano un po’di cibo, sino a quando è stato avvicinato da due dipendenti della compagnia aerea United Airlines. Alla richiesta di mostrare un documento d’identità, l’uomo ha tirato fuori il tesserino credendo di farla franca e continuare la sua quarantena al terminal senza sbatti.

Invece la scomparsa del badge era stata denunciata a suo tempo dal legittimo titolare e per Aditya Singh sono scattate le manette. Risulta accusato dei reati di violazione di area riservata in aeroporto e furto. A sua discolpa, il giovane ha riferito di essere molto intimorito dalla pandemia in corso e di aver vissuto in aeroporto per proteggersi dal Covid

Vista l’assenza di precedenti penali potrà cavarserla con una cauzione di 1000 dollari in attesa del processo e, ovviamente, il divieto di avvicinarsi a qualsiasi scalo. Le autorità USA si stanno però preoccupando di come un pirla a caso abbia potuto bivaccare indisturbato per tre mesi in un’area riservata.

Mentre gli inquirenti legittimamente s’interrogano sull’adeguatezza delle procedure di sicurezza aeroportuale, noi avremmo una domanda per il Tom Hanks dei Giargiana: figa Aditya, ma vuoi dirci davvero che un aeroporto è più sicuro del salotto di casa per scampare il Covid? Dai, poche balle…

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