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Figa che smog: la qualità dell’aria di Milano è la peggiore degli ultimi 15 anni (vento a parte)

Questo gennaio ricorda quelli di 15 anni fa, quando Milano e buona parte della Lombardia vivevano sotto una cappa irrespirabile.

Se da un lato le belle giornate invernali invitano a uscire e a trascorrere del tempo all’aria aperta, dall’altra c’è da chiedersi cos’è che ci entra nei polmoni, per davvero. No perché il cielo potrà pure essere azzurrino, ma figa l’aria è irrespirabile. Almeno, lo era fino a qualche giorno fa. Giusto per toccarla piano, non si vedeva una qualità dell’aria così pessima da ben 15 anni. Bene ma non benissimo.

Stando agli ultimissimi dati la qualità dell’aria complessiva negli ultimi 10 giorni (prima che arrivasse il vento a fare un po’ di pulizia) in termini di polveri sottili accumulate, ha ciondolato tra scarsa e molto scarsa. Solo a gennaio si sono superati i valori massimi consentiti di PM10 ben 25 volte. L’Unione Europea stabilisce in un massimo di 35 giorni in cui è possibile sforare le concentrazioni di polveri sottili, ma durante tutto l’anno. In pratica questo gennaio ricorda quelli di 15 anni fa, quando Milano e buona parte della Lombardia vivevano sotto una cappa irrespirabile. Che poi è strano, perché la tendenza generale degli ultimi dieci anni è stata la diminuizione progressiva dei livelli di smog. E invece adesso ci lasciamo alle spalle un gennaio che punta a diventare uno dei mesi più inquinati del decennio. Ma pensa te.

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Il 2021 è andato benone, è stato addirittura l’anno più positivo a partire dal 2000: i giorni in cui si sono superati i valori massimi consentiti di PM10 sono stati solo 61 (c’è da dire che le zone rosse varie ci hanno messo lo zampino). Quindi le cose sono due, o facciamo uno switch e ci rimettiamo in carreggiata, o tocca trasferirci in massa in campagna .”Questo primo mese del 2022 è servito a capire quale considerazione hanno le amministrazioni regionale e cittadina del diritto alla salute – ha detto la presidente dell’associazione Cittadini per l’Aria, Anna Gerometta -. Come dimostrato da decenni di studi scientifici, questi livelli di inquinamento provocano più decessi e più malattie, come l’asma tra i bambini”. Ahia.

Considerazioni comprensibili. Che poi nelle settimane scorse sono pure scattate le misure di contenimento previste dalle regole regionali, ma la situation non sembra cambiata granché. Per fortuna a risolvere il problem è arrivato un bel venticello potente, che ha portato le concentrazioni di polveri sottili ben al di sotto dei limiti. Figa, menomale!

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