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Ecco le 10 password più utilizzate erroneamente dagli italiani (sì, quasi sicuramente c’è anche la vostra)

Nel nostro Paese non si brilla certo per inventiva: secondo il report di NordPass, cinque delle dieci password più utilizzate sono fatte interamente di numeri. E la sicurezza?

Inserire almeno un carattere maiuscolo, uno speciale e un numero: quante volte abbiamo letto questa cantilena, quando si tratta di scegliere una nuova password? Eppure, per quanto sia sbatti, la scelta di una password sicura può fare la differenza, quando si tratta di dati sensibili.
Nonostante le infinite raccomandazioni dei vari portali su cui ci iscriviamo, noi italiani abbiamo comunque la tendenza a sottovalutare l’importanza di una password supersafe. Insomma, a farla da padrone è la pigrizia. Zero stress.

A rivelare le scelte che vanno per la maggiore è stato l’ultimo report di NordPass, uno dei più importanti gestori proprietari di password al mondo. Secondo NordPass, la chiave di sicurezza più utilizzata al mondo è proprio 123456: ma si può?

Noncuranti dei rischi alla propria sicurezza e di eventuali tentativi criminali di bucare gli account personali, noi italiani non brilliamo certo per fantasia quando si tratta di scegliere una password. Nella classifica delle più utilizzate si va dal tipico password, per chi proprio ha paura di non ricordarsela, al rapidissimo qwerty, per chi vuole avere un indizio a portata di tastiera. Dei geni proprio.

La classifica ufficiale delle dieci password più utilizzate è la seguente:

– 123456

– 123456789

– 12345

– 12345678 (vabè, originalissimi)

– qwerty

– juventus (figa!)

– 000000

– password

– andrea

– napoli (!)

Insomma, è tempo di aggiornarsi e di non rimanere all’età della pietra. Se proprio non si vuole mollare la cara e vecchia password, è bene scegliere delle chiavi di sicurezza superiori ai 14 caratteri – e magari non il nome del cagnolino, figa. Altrimenti non resta che attendere i protocolli di Web Authentication, simili come concetto all’impronta digitale o al riconoscimento facciale degli smartphone. Si userà un token di riconoscimento, valido solo per pochi minuti. Il sistema è vicino alla diffusione globale grazie al supporto di colossi come Microsoft e Google. A breve addio password, quindi. Che figata.

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