Gli under 40 si sono rotti dei prezzi folli delle case, e stanno puntando su scelte più fattibili: secondo una recente ricerca ripresa da Business Insider, nel Regno Unito il 42% dei giovani sotto i 40 anni non possiede un’abitazione e non prevede minimamente di acquistarne una nel corso del prossimo decennio. Ok ok, parliamo dell'UK, ma considerando che Milano è la città più cara d'Italia (soprattutto nel settore immobiliare) non è difficile empatizzare, no? E nemmeno pensare che la questione ci riguardi da vicino.
Che poi non parliamo di ragazzi senza un euro (sorry, sterlina), ma gente che guadagna più di 60mila sterline all'anno, aka 70mila euro. Un altro studio citato dal Daily Mail ha svelato, invece, come siano solo poco più di uno su 5 (22,5%) i giovani britannici tra i 25 e i 34 anni che possiedono una casa di proprietà e solo un Millennial su 5 afferma che sarà in grado di permettersi l'acquisto di una casa nei prossimi 10 anni. Della serie: ottimismo. Alla base di questa scelta, prevedibilmente, il costo più elevati degli immobili e le menate infinite per ottenere uno straccio di mutuo. Ed ecco allora che gli amici inglesi si sono inventati una nuova categoria: i guppies (Given Up on Property), professionisti under 40 che hanno rinunciato all’acquisto di una casa di proprietà. Basta, caput, the end.
Questa figura si contrappone allo yuppie, il professionista urbano degli anni '80 e '90 che, invece, non aveva alcun problema a comprarsi casa. Eh, bei tempi fi*a. Oggi, come mostrato da una ricerca della National Association of Realtors, l’associazione nazionale degli agenti immobiliari americani, ripresa da Business Insider, l'età media degli acquirenti di una prima casa è salita a 36 anni e la soluzione più ricercata dai giovani è ancora quella diprendere una casa in affitto, da soli o in condivisione con parenti, amici, partner e colleghi (per disperazione) così da dimezzare i costi e le spese. Oppure, per i guppies rimane sempre la possibilità di rimanere a vivere coi genitori, opzione preferita dal 14,4% del campione. Una volta si parlava di "bamboccioni", oggi di sopravvivenza.
La fotografia che arriva dal mondo anglosassone si riflette anche in Italia dove, secondo gli ultimi dati Eurostat disponibili, relativi all’anno 2021, il 71% dei giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni vive ancora a casa insieme ai genitori. I problemi li sappiamo bene quali sono: stipendi troppo bassi, esplosione dei costi immobiliari e dei mutui. Chi ce la fa a prendersi una casa in 'sto periodo? "È indubbio che oggi i giovani si trovino ad affrontare molti più ostacoli e barriere prima diriuscire a comprare una casa rispetto alle generazioni precedenti – ha commentato Enrico Poletto, real estatemanager e CEO di APP - Aste Private Professionali , una tra le principali sale d’asta attiva nel settore immobiliare privato italiano – Tuttavia, con le giuste conoscenze e la comprensione di quali potrebbero essere le migliori opzioni a disposizione sul mercato, l'acquisto di una casa di proprietà potrebbe essere più a portata di mano di quanto i giovani pensino". Case all'asta, presente?
Una modalità di vendita che ha subito un'impennata nel periodo post Covid anche grazie alla possibilità di poter presentare offerte e partecipare alle vendite all’incanto online, in via telematica, e quindi con la prospettiva concreta di fare affaroni. Sulla base di alcune stime fornite direttamente dagli esperti di APP, si ritiene che l'acquisto di una casa all’asta possa portare in media anche a un risparmio del 20/25% rispetto al valore di mercato dell’immobile. Certo, lo sbatti è che spesso tutta la prassi è di difficile comprensione per chi non se ne intende, e ci si fa bloccare dal timore di fregature, inghippi o querelle con eventuali proprietari sfrattati.
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