E chi lo avrebbe mai detto che le cabine telefoniche sarebbero tornate? Questi oggetti vintage si beccano ancora per strada eh, ma ormai servono solo per fare foto sceme. A meno che non si vada a Londra, e allora le foto sono sempre sceme ma le cabine telefoniche molto più fighe, va detto. Ad agosto, durante la conference call sui conti del semestre, l’ad Tim Pietro Labriola aveva fatto sapere che si sta andando verso lo smantellamento delle cabine, un processo che sarà completato entro l'anno. Adesso sappiamo perché: le cabine usciranno di scena per lasciare spazio ad una nuova versione, decisamente Pro. Non saranno infatti semplici cabine telefoniche, ma stazioni intelligenti: Tim, in collaborazione con Urban Vision, la società che gestisce la pubblicità di mezza città, ha presentato il progetto all'Italian Tech Week.
Si comincerà da Milano, poi le stazioni intelligenti spunteranno in altre 13 città italiane. Niente di strano, visto che la prima cabina telefonica del Paese fu installata proprio nella City il 10 febbraio del 1952, in piazza San Babila. In totale ne verranno installate 450 solo a Milano, 2500 in tutta Italia, e si comincerà a piazzarle già dall'anno prossimo. Ma cosa potranno fare queste nuove postazioni smart? Ovviamente non serviranno solamente per le telefonate: le vecchie cabine sono morte proprio a causa dell'avvento dei cellulari, che hanno reso inutile la presenza dei telefoni sui marciapiedi. Le nuove stazioni della Tim saranno utili per una vagonata di motivi. Chiamare, ma questa volta gratuitamente. Figata. E poi ricaricare lo smartphone (utilissimo) e fare il biglietto per un museo o per il cinema. In generale, l'idea è quella di facilitare la fruizione delle iniziative di svago e cultura in città.
Altra cosa, molto interessante. Le stazioni serviranno - eventualmente - per chiedere aiuto. Chi si sente in difficoltà, ha un problema o si sente minacciato potrà schiacciare un pulsante (chiamato Women+) e parlare con un operatore per ricevere soccorso. In una città come Milano, in cui c'è evidentemente un problema sicurezza, ci sembra una cosa buona e giusta. "Non pensiamo in alcun modo di risolvere il problema — ha specificato l’amministratore delegato di Tim Pietro Labriola — ma innovare significa rendersi conto di far parte di un sistema e di poter contribuire a risolvere i problemi che ci sono".
Ma parlavamo di intrattenimento, no? Ecco, le cabine telefoniche 2.0 serviranno anche per scoprire - tramite touch screen - come passare il tempo a Milano. Concerti, mostre, film al cinema, spettacoli teatrali, eventi, e permetterà di acquistare anche i vari biglietti. Ma si potrà perfino scegliere un ristorante, prenotare un taxi, controllare il meteo, gli orari dei mezzi e altre info utili. Ai cittadini le stazioni non costeranno un euro, perché a pagare il progetto ci penseranno gli spazi pubblicitari che avvolgeranno le cabine. Altra cosa molto buona: il project "rispetta avanzati standard di sostenibilità che azzerano completamente l’impronta di carbonio attraverso sistemi di compensazione sul territorio locale certificati a livello internazionale". Non solo: un comunicato di Tim spiega che "le cabine digitali rappresentano un presidio evoluto e inclusivo, con applicazioni sensoristiche che consentiranno anche alle persone con disabilità motorie, barriere linguistiche o visive, di accedere alle informazioni e ai servizi digitali in modo personalizzato, semplice e veloce".
Dai, figo!
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