Ebbene sì raga, chiude la Latteria di via San Marco: locale storico e conosciuto per i suoi piatti semplici e buoni, oltre che per le regole tutte particolari che lo hanno contraddistinto in più di 50 anni di attività. Pare che i proprietari si siano stancati di fatturare e vogliano finalmente godersi la pensione, ma non sembrano esserci al momento degli eredi che vogliano farsi lo sbattimento di gestire il locale. Anche perché Arturo e Maria Maggi, marito e moglie, hanno sempre mantenuto uno stile molto preciso in questi anni: chiusi la domenica, non si accettano prenotazioni in nessun caso, si aspetta in strada che si liberi un tavolo o niente. Imbruttitissimi, li amiamo.
Inutile tentare di intortarsi qualcuno all'interno del ristorante, millantando chissà quali conoscenze altolocate o mille mila milioni fatturati: i gestori hanno recentemente chiuso la porta in faccia anche a Madonna, che pensava di arrivare bella bella dopo i suoi concerti al Forum di Assago e mangiarsi un bel piatto di pasta, invece nada. In passato neanche Donald Trump era riuscito a mangiare qui. La voglia gli sarà venuta perché persino il New York Times aveva dedicato un articolo allo storico locale milanese, tessendone le lodi e rendendolo meta prediletta per turisti from all over the world.
È anche così che sono diventati famosi gli spaghetti al limone e peperoncino, uno dei piatti più conosciuti e apprezzati dai clienti della Latteria. Oh, a un certo punto sono entrati anche a far parte del menù della Casa Bianca, durante la presidenza di Obama. Negli anni il locale ha visto il quartiere, non lontano da Brera, cambiare e diventare la zona fighetta che è oggi. E sotto la sua insegna old school sono passati in tanti, dai comuni mortali ai personaggi del mondo dello spettacolo, dell’arte, della politica. Insomma un ristorante che ha fatto la storia di Milano, riuscendo a rimanere fedele alle proprie regole imbruttite: o così, oppure ve ne andate da un’altra parte, ciaaao.
Quindi vi conviene armarvi di pazienza e piazzarvi in coda, sperando che si liberi un tavolo da qui al 22 dicembre, ultimo giorno di attività della Latteria. Oppure potete sperare che qualcuno si faccia avanti per rilevare l’attività: i proprietari infatti non disdegnano di trovare qualcuno che sappia continuare con lo stesso piglio e con la stessa impostazione utilizzata finora. Che voglia mantenere le piastrelle bianche e azzurre, i pochi tavoli (oh, rigorosamente non prenotabili!) e la cucina genuina. Quindi fatevi sotto, se vi avanza qualche k per questo Natale potete comprarvi un ristorante storico di Milano, mica male no?
Autrice: Laura Serafini
Seguici anche su Instagram, taaac!