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Single, cinquantenni e senza figli: l’identikit del milanese medio

Beppe Sala, nella nuova puntata del format di dirette Instagram "Cose in Comune", ha disegnato la carta di identità della città di Milano.

Se siete venuti a Milano per broccolare cinquantenni, siete nel posto giusto. Se invece sperate di mettere su famiglia, scappate a gambe levate perché non è aria. Milano resta una città per single (vecchiotti), possibilmente senza figli, dove lo sbatti regna sovrano insieme al monolocale e alla monoporzione sempre presente sugli scaffali dell’Esselunga. A sentire la diretta del sindaco Beppe Sala su Instagram – “Cose in Comune”, di qualche giorno fa – più che la Milano da Bere veniva in mente la Milano da Bare: un mortorio che la metà basta, ognuno nella propria carissima celletta vista circonvalla, con il monopattino extralusso in salotto, forse a vagolare su qualche app per incontri… ma più probabilmente alla ricerca di un posto a Villa Arzilla, viste l’età media e le liste di attesa. Comunque, le estrazioni del Lotto con il Sindaco hanno regalato i seguenti numeri da giocare. E noi ci abbiamo giocato un po’.

Residenti: 1.417.600

Età media: 48 anni. Ma avete censito i mercati rionali?! Perché lì a occhio si arriva a una media di 58/60 anni come niente… e sposta il carrellino!

Famiglie: 783mila, tra le quali sono distribuiti 120cani… Praticamente una volta venivi a Milano per lavorare in finanza o in comunicazione. Adesso se vuoi far girare il cash fai il dog sitter oppure apri un negozio di accessori e toelettatura. Moriremo fra le ossa di gomma sbavate da quadrupedi pelosi.

Famiglie monadi: 56,7%. Pensavo: se invece di comprare tutti le monoporzioni al super aprissimo un bel self service lungo il Naviglio? Così la smetteremmo di mangiare patatine sgnappe all’ape e di buttare quintali di plastica, che poi ci sentiamo in colpa e compriamo la maschera viso bio.

Donne single: 51,1%. Quelle che si prendono e si mollano con il fidanzato continuamente da che parte stanno?

Uomini single: 48,5%. Io ho visto fedi scivolare in tasca più veloci di Spiderman. Comunque, nella mia statistica personale, di maschio single ne è rimasto in giro uno solo ma non mi caga.

Provenienti dall’estero: 21%

Matrimoni nel 2023: 2.767 (23% in chiesa. Ecco perché non si trova mai spazio alla Sala degli Specchi di Palazzo Reale).

Unioni civili: 369

Nuovi nati del 2023: 9400; un tempo solo alla Mangiagalli in un anno ne nascevano 10mila.

Bimbi international: 25%; per abbassare la media dei Tommaso, Edoardo, Ginevra e Sofia.

Morti nel 2023: 14.029 (66% cremati, anche perché senza parenti inutile sperare che qualcuno ti porti i fiori al cimitero)

Tempo d’attesa per la carta di identità elettronica: 57 giorni. Praticamente ci metteremmo meno a pagare un monaco amanuense per i dati e un ritrattista che staziona a Piazza Duomo. Visto che a Milano ce la meniamo con la questione della “città europea” e del “sapore internazionale”, Sala ha dovuto un po’ giustificarsi rispetto ai tempi lunghetti della burocrazia. “Facciamo del nostro meglio”, ha detto, garantendo che il Comune si occupa dei suoi cittadini “dalla culla alla bara”. Sindaco, magari volevi scherzare, ma qua se non fate qualcosa per lo sbattone generale presto ci saranno più monopattini in salotto che passeggini al Sempione. 

Autrice: Daniela Faggion

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