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A Milano con uno stipendio di 2.500 euro ci si può comprare giusto un monolocale

Una ricerca di Casavo sottolinea l'aumento dei prezzi in tanti progetti immobiliari periferici della città: comprare una casa decente è ormai una mission impossible.

E per la rubrica “mai una gioia – home edition“, la notizia di oggi – calda calda dal Corriere, che ha riportato una ricerca di Casavo – è che con uno stipendio mensile di 2.500 euro (che singolarmente sarebbe pure tanta roba) possiamo ambire al massimo a comprarci un monolocale. Certo, a meno di non avere un conto in banca molto ben fornito, ma ammettiamo che non sia questo il caso e che mamma e papà non siano pronti a farci un bonifico. Nonostante i 2,5 k, in media si può acquistare un buco da meno di 40 metri quadrati con un mutuo trentennale all’80 per cento.

Ah, ovviamente fuori dal centro eh.

Il disagio è confermato dal successo dei grandi sviluppi immobiliari lungo le cerchie esterne; tra il 2019 e il 2023 Casavo ha preso in esame sette aree esterne, in modo da dimostrare quanto i milanesi siano presi bene anche dalle zone più periferiche, fino a pochi anni fa escluse dalle mappe immobiliari.

Tipo, all’uscita dalla metro di Bisceglie, sono spuntate come funghi una trenta palazzine del progetto Sei Milano, che offre centinaia di abitazioni, uffici, negozi, e prezzi tutto sommato fattibili (siamo intorno ai 3 mila euro al metro quadro contro i 5.300 e passa di media cittadina). C’è poi ad esempio Cascina Merlata, enorme area da 900 mila metri quadrati tra via Gallarate e Mind, diventato polo fighetto: ci stanno circa 5 mila che non costano proprio pochissimo, anzi: negli ultimi cinque anni il prezzo medio è salito di oltre il 44%, da 2.776 a 3.993 euro/mq con picchi oltre i 7 mila. Apperò.

E poi ci sono, tanto per citarne alcune, Santa Giulia, partita a bomba per la storia dei Giochi invernali 2026 (qui sorgerà il PalaItalia) che segnala un aumento dei prezzi, dal 2019, del 27%. Sempre le Olimpiadi invernali renderanno ancora più appetibile lo Scalo di Porta Romana, in cui i prezzi sono saliti – in cinque anni – del 48%. Servono più soldi anche alla Bovisasca (più 42%), e Rogoredo (+24%). Insomma, dove ti giri e ti giri, i prezzi sono aumentati. Victor Ranieri di Casavo ha commentato: “Anche dopo un anno difficile il mercato a Milano dimostra di riuscire a rispondere a progetti in zone che richiedono più coraggio imprenditoriale. D’altro canto per i redditi da 1.500 a 2.500 euro diventa sempre più inaccessibile“. Caz*o, ma quanti soldi dobbiamo guadagnare al mese per riuscire a permetterci una casa decente?

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