Ma chi l’ha detto che non ci si possa reinventare, anche a una certa età? A 61 anni, tale Giorgio Francesco professione designer (anzi, ex) ha raccontato a Repubblica di aver deciso di diventare uno "stiratore a domicilio". Ha preparato con grandissima cura i suoi bigliettini da visita e li ha distribuiti nelle cassette della posta di diversi condomini della sua città, Bari. Ora attende con ansia che qualcuno lo chiami per andare a stirare a casa loro, magari iniziando con una prova. Insomma, da designer a stiratore, bel change.
E soprattutto, bello switch ai pregiudizi che associano il lavoro di stiratore/trice alle donne. Raga, evolviamoci.
Giorgio ha pensato di cambiare completamente vita dopo aver perso il lavoro, e spera che questa nuova attività sia finalmente la svolta giusta. "Stirare e vedere tutto in ordine mi dà un senso di sollievo" racconta alla Repubblica "ho imparato aiutando mia moglie, con la quale ho tre figli." Se vi sta scappando un "povero...", lasciate perdere. Anche perché al Giorgio stirare piace.
"Qualsiasi lavoro uno voglia fare, deve piacergli un po'. Ho perso il lavoro un paio di anni fa. Mi occupavo di design e avevo un'attività familiare con sede fisica e dipendenti, che ho dovuto chiudere tra il 2017 e il 2018 a causa del calo delle vendite e della concorrenza online. Il commercio a Bari è in difficoltà da un decennio. Trovarsi senza lavoro verso i 60 anni non è facile. Ma è ancora più difficile trovarne uno nuovo alla mia età e nel mio settore."
Nonostante le difficoltà, Giorgio non si è mai arreso. Ha inviato il suo curriculum a Porta Futuro, il job centre del quartiere Libertà, per cercare un aiuto. Ha provato anche nel settore immobiliare, "Non è andata bene" dice. Viste le sue skills organizzative, ha mandato il curriculum ad altri negozi, ma si è visto solo sbattere porte in faccia. "In alcune occasioni mi sono sentito dire 'Alla tua età pensi di poter scegliere?' Ma io credo di sì, bisogna sempre cercare di scegliere." Bella Giò, noi proud di questo atteggiamento.
Le agenzie di lavoro gli hanno fatto notare che l'età era un big problem nella ricerca di un impiego. "Mi sono proposto come tata, stiratore in lavanderia e alla fine ho deciso di fare da solo." Così, il 20 aprile, ha stampato dei bigliettini da visita e li ha distribuiti a Poggiofranco, Madonnella e Fesca, armato di coraggio e speranza. "Ho ancora dei dubbi sul servizio di 'stiratore uomo', perché forse una donna viene più facilmente accolta in casa. Ma spero che qualcuno mi dia un'opportunità e che il passaparola faccia il resto." Così, con il ferro da stiro in una mano e la determinazione nell'altra, Giorgio attende fiducioso il suo turno per iniziare, finalmente, la sua nuova vita. Vai bomber!
Autrice: Francesca Tortini
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