Skip to content
Arriva il gelato alla patata: la nuova frontiera (insospettabile) del food sostenibile a Milano / Il Parlamento Europeo ha vietato termini come “burger” e “bistecca” per i prodotti vegani, ma noi abbiamo la soluzione / MTV chiude definitivamente: addio a un’icona che ha cresciuto una generazione / Il prezzo medio per affittare una stanza a Milano? 1.137 euro. A ‘sto punto meglio vendersi un rene… / Alla Gen Z lo stipendio non basta più: se non si sentono ascoltati, preferiscono “saltare” da un lavoro all’altro / Finalmente dal 2026 sarà obbligatorio indicare lo stipendio negli annunci di lavoro: fine del mistero (e dell’ipocrisia) / Affittare casa durante le Olimpiadi 2026 conviene: ecco quanto si può guadagnare / Il 1930 non è solo il bar più “segreto” di Milano, ma anche uno dei migliori al mondo / Milano è la città “meglio vestita” al mondo: oh, lo dice il New York Times / Il B Cafè Argentina compie un anno, e tra musica, drink e bella gente si conferma il place to be per chillarsi a Milano / Arriva il gelato alla patata: la nuova frontiera (insospettabile) del food sostenibile a Milano / Il Parlamento Europeo ha vietato termini come “burger” e “bistecca” per i prodotti vegani, ma noi abbiamo la soluzione / MTV chiude definitivamente: addio a un’icona che ha cresciuto una generazione / Il prezzo medio per affittare una stanza a Milano? 1.137 euro. A ‘sto punto meglio vendersi un rene… / Alla Gen Z lo stipendio non basta più: se non si sentono ascoltati, preferiscono “saltare” da un lavoro all’altro / Finalmente dal 2026 sarà obbligatorio indicare lo stipendio negli annunci di lavoro: fine del mistero (e dell’ipocrisia) / Affittare casa durante le Olimpiadi 2026 conviene: ecco quanto si può guadagnare / Il 1930 non è solo il bar più “segreto” di Milano, ma anche uno dei migliori al mondo / Milano è la città “meglio vestita” al mondo: oh, lo dice il New York Times / Il B Cafè Argentina compie un anno, e tra musica, drink e bella gente si conferma il place to be per chillarsi a Milano
CONDIVIDI:
Link copiato!

Milano è la città in cui si trasloca di più. Nonostante il costo delle case, o forse proprio per questo

Negli ultimi cinque anni gli affitti in Italia sono aumentati del 35%, spingendo sempre più persone a traslocare, soprattutto nelle grandi città come Milano, Roma e Torino.

Se fino a qualche anno fa affittare un appartamento in Italia non era proprio una passeggiata, oggi possiamo dire che è diventato uno sport estremo, stile arrampicata sull’Everest, con tanto di scalata alle vette dei prezzi. Negli ultimi cinque anni, infatti, i canoni di affitto sono lievitati del 35%. Nel gennaio 2018, il costo medio per metro quadro si aggirava sui 9,40 euro, oggi invece, si parte da 12,74 euro al metro. Un aumento che non lascia scampo a nessuna tasca.

E se pensate che comprare casa sia l’alternativa più saggia… preparatevi a un brusco risveglio. Il prezzo medio al metro quadro a livello nazionale si attesta poco sopra i 1.750 euro, con un tasso d’interesse che nel primo quadrimestre del 2023 ha raggiunto il 4%, il massimo dal 2013. Praticamente, più del doppio rispetto all’anno precedente.

In questo scenario di rincari, sempre più persone decidono di impacchettare la propria vita e traslocare altrove, sperando di trovare una soluzione che sia meno pesante per il portafoglio, più pratica per il lavoro o semplicemente che offra qualche metro quadro in più per stendere le gambe. L’analisi di ProntoPro, il marketplace per i servizi professionali, ci svela una classifica delle città italiane dove si trasloca di più. 

In testa alla classifica c’è Milano, la città in cui “traslocare” potrebbe essere il nuovo sport nazionale, con un bel 14%. Qui l’affitto medio è di 22,90 euro al metro quadro, ma se volete comprare casa preparatevi a sborsare 5.340 euro al metro. Seguono Roma con il 9% e Torino con il 7%. Non sono da meno Bologna, Napoli e Firenze, dove l’affitto medio non è esattamente un affare: rispettivamente 19,80 e 18 euro al metro quadro.

A Milano, però, non aspettatevi che tutti fuggano verso lidi lontani. Anzi, il trasloco milanese è un affare da “corto raggio”: il 41% delle richieste riguarda spostamenti all’interno della stessa città, mentre un altro 25% si sposta di non più di 50 chilometri. Insomma, i milanesi non amano allontanarsi troppo dal Duomo. Anche quando si tratta di scegliere il nuovo nido, si preferisce rimanere con i piedi per terra: il piano terra è il preferito dal 35% dei milanesi, seguito dal primo piano con il 22%. Ma attenzione, non manca chi punta in alto, con il 12% che chiede un trasloco verso il quinto piano o oltre, ben sopra la media nazionale del 7%.

Ed ecco che anche quando si tratta di traslochi, i milanesi sono pratici: il 40% opta per un trasloco “light”, spostando solo alcuni oggetti, e uno su due richiede lo smontaggio e rimontaggio dei mobili. Perché se c’è una cosa che i milanesi odiano più del traffico è montare i mobili. Non sorprende quindi che il 26% si affidi ai professionisti anche per impacchettare tutto quanto, calcolando che ci sarà da spostare tra gli 11 e i 20 scatoloni.

E se pensate che in Italia si traslochi poco, eh sì, vi sbagliate di grosso. Nel 2023 i traslochi sono aumentati del 25%, con un picco atteso per il terzo trimestre dell’anno, quando le ferie estive e la fine degli anni accademici universitari creano un cocktail esplosivo di scatoloni e furgoni. E non c’è lunedì che tenga: sembra che sia il giorno preferito dagli italiani per organizzare il trasloco, come a dire “nuova settimana, nuova casa, nuova vita”.

E infine, il capitolo dolente: quanto costa tutto questo spostare scatole e mobili? Il prezzo di un trasloco varia a seconda del numero di stanze: si parte da 550 euro per una singola stanza, fino ad arrivare a oltre 1.100 euro per chi ha bisogno di traslocare un appartamento intero. Insomma, che siate minimalisti o amanti degli open space, preparatevi a mettere mano al portafoglio.

Autrice: Francesca Tortini

CONDIVIDI:
Link copiato!