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Imbruttiti, già lo sapete, il caffettino della mattina è TUTTO. La vita. Che sia a casa o al bar (o entrambi, why not) la tazzina serve a dare una scossa al sistema nervoso, pronto a fatturare come se non ci fosse un domani. Tutto bellissimo, o quasi. Sì perché - se siete degli habitué del coffee del bar - vi sarete accorti che QUANTO CAZ*O COSTA ADESSO?

Cioè, ormai pagare più di un euro e 20 per un caffè al banco non è più un'eccezione, ma quasi la regola. Come riportato dal Corriere Della Sera, il presidente del Consorzio promozione caffè, Michele Monzini, fa sapere che tutto è iniziato con una gelata in Brasile nel 2022. Ma non è solo l'Arabica a far salire i prezzi, ma anche Robusta, che ha deciso di darci il colpo finale con un aumento del 132% in soli 12 mesi. Alla faccia. Ma i rincari - ovviamente - sono anche conseguenza dell'inflazione, dell'aumento del prezzo delle materie prime, e dell'aumento dei canoni di locazione degli esercizi.

Nel frattempo, tra le vie di Milano, si possono udire le voci dei baristi che cercano di calmare gli animi (e i prezzi). Alcuni, come alla storica pasticceria Bastianello, come riportato da Corriere, vantano di non aver ritoccato il listino da anni. E certo, con una miscela pregiata di Arabica, si può ben dire di essere stati meno penalizzati dalle fluttuazioni. Ma per molti altri, come al Peter Bar di via Larga, l’aumento dei costi è stato inevitabile. Un espresso a un euro? Un ricordo del passato. Ora si sale a un euro e 20, che a pensarci bene, è sempre meno di un biglietto della metro.

E mentre il cappuccino si avvicina pericolosamente alla soglia dei due euro, altri bar cercano di contenere i danni. Al Refeel di via Sabotino e al Living Bar di piazza Sempione, per esempio, si rimane fermi sull’euro e 20, per non spaventare la clientela. "La frequenza di consumo di caffè da parte degli italiani impone cautela sui rincari — spiega a Corriere Carlo Squeri, segretario Epam, l’Associazione milanese dei pubblici esercizi — Quando il prezzo di una materia prima aumenta in modo vertiginoso la sostenibilità di impresa impone correttivi. Milano non è comunque la maglia nera dei rincari, la grande concorrenza la rende più abbordabile rispetto ad altre città del Nord e della stessa Lombardia".

E se 1,50 vi sembra già tanto, c'è chi prevede che un espresso banalissimo possa arrivare anche a 2 euro. Cristina Scocchia, amministratore delegato di illycaffè, a margine del convegno Il valore del lavoro: una ricerca urgente ha dichiarato: "Negli ultimi tre anni il prezzo di una tazzina di caffè è salito del 15 per cento. A oggi un espresso al bar costa mediamente 1,50 euro, ma si prevede che possa raggiungere i 2 euro nei prossimi mesi. I motivi? L’aumento dei prezzi del caffè verde, materia prima soggetta a una volatilità significativa, e un trend rialzista senza precedenti". Peso.

La verità è che la colazione è diventata un lusso. Sempre più salato. Ma in fondo, si sa, il caffettino al mattino non ha prezzo. Almeno, fino al prossimo aumento.

 

Autrice: Francesca Tortini

 

 

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