Milano potrebbe presto avere una figura dedicata a tutto ciò che succede dopo il tramonto: il "sindaco della notte", che già dal nome bo, noi ci immaginiamo tipo un punitore con impermeabile nero in pelle, o tipo Jon Snow con pelliccia, Batman, qualcosa del genere. In realtà dovrebbe essere un consigliere con focus su chi lavora, si diverte o vive la città fuori dagli orari tradizionali.
Il Consiglio comunale sta valutando una proposta che mira a dare regole e maggiore attenzione al lato night della città, grazie a Michele Albiani, presidente della commissione Sicurezza e coesione sociale. Albiani non vuole creare una figura stra mega autoritaria che imponga regole rigide, ma piuttosto un consigliere che sappia cosa succede quando la città dorme… o meglio, non dorme.
L'Albiani ha deciso di proporre una piccola ma significativa revolution: rinominare la sua commissione aggiungendo le "Politiche della notte". Questo cambiamento di nome non è solo simbolico, ma punta a lanciare iniziative per garantire una vita notturna più organizzata e safe. L’idea è di trovare soluzioni su misura per una città che non si spegne mai, ma che continua a vivere anche di notte grazie a baristi, addetti alla sicurezza, personale dei trasporti e anche turisti nottambuli.
La proposta di un "sindaco della notte" a Milano non è proprio una news. Se ne parla da un botto, da quando Francesca Balzani, allora vice di Pisapia, e Luca Gibillini di Sel avevano rilanciato l’idea per la prima campagna di Sala nel 2016. Poi, nel 2021, i radicali ci avevano riprovato, con l’allora assessore Lipparini che aveva detto "perché no?" mentre Sala si preparava al secondo mandato. Ma alla fine è sempre rimasta un’idea campata per aria, forse per timore che parlare di "vita notturna" e "sicurezza" in un colpo solo potesse creare più polemiche che soluzioni.
Il testo della proposta potrebbe già essere discusso in settimana, e il goal è chiaro: riconoscere il valore di chi manda avanti Milano a ogni ora del giorno e della notte, e rispondere ai bisogni di chi non segue il classico "nine to five". Come spiega Albiani, "L’evoluzione in corso a Milano richiede che ci si occupi sempre di più delle esigenze della sfera notturna".
In aula, Albiani metterà il focus su un’idea semplice ma spesso dimenticata: la sicurezza non è solo una questione di polizia, ma anche di servizi e di ascolto delle esigenze di chi anima la città nelle ore più piccole. La sua proposta non mira a fare dell’oscurità una giungla, ma piuttosto a organizzare una rete di supporto. Ed effettivamente potrebbe essere un’idea vincente.
Comunque va' che Batman come idea non è mica male...
Autrice: Francesca Tortini
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