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Dal 2025 Instagram cambia tutto, e per genitori e adolescenti sarà una svolta (forse)

La big mama di Facebook e Instagram dall'anno prossimo metterà in atto diverse restrizioni per i teen-ager sul social delle foto: un ottimo primo passo, che però dovrà essere sostenuto dalla supervisione dei genitori.

Grandi novità dal 2025 in quel di Meta, che come sapete è un po’ la big mama dei due social di riferimento di Boomer, Millennial e Gen Z: Facebook e Instagram. Se siete genitori, o avete rapporti stretti con un adolescente, sapete anche quanto è delicata e complessa (leggi: sbatti) la questione del rapporto teen-ager e social. Sono tanti i rischi a cui possono andare incontro i giovani che utilizzano senza limiti IG e TikTok (che però non è Meta, quindi questo è un discorso off), a partire dalla questione “dipendenza” fino ai pericoli di adescamento. Ecco perché Meta ha deciso di fare qualcosa: ve lo diciamo subito, niente che risolva definitivamente la situazione eh, anche perché il lavoro di protezione di bambini e ragazzi che maneggiano i social va fatto a quattro mani insieme ai genitori. Però sicuramente è un buon passo avanti.

Allora, l’iniziativa di Meta riguarda gli account per teen-ager, quelli che cioè hanno tra i 13 e i 17 anni. Bella età di mer*a, ce la ricordiamo. Dal 2025, comunque, gli adolescenti che hanno già un profilo o che si iscriveranno a Instagram, si ritroveranno improvvisamente il profilo privato. Sbeeem, niente condivisione di foto e video a chiunque, solo ai follower precedentemente accettati. E qui scatta la domanda: ma se un ragazzino o una ragazzina scrive su Instagram di essere maggiorenne?

Punto uno: se ha già un profilo come minorenne e vuole fare l’upgrade spacciandosi per maggiorenne, deve avere l’approvazione da parte del profilo di un maggiorenne. Che per Meta dovrebbe essere un genitore ma, ahinoi, potrebbe essere pure un amico over 18 poco responsabile.

Punto due: se ti iscrivi da zero (magari cambiando profilo) e ti spacci per maggiorenne, nessuno ti chiederà la carta di identità.

Insomma, Meta ci mette del suo con le restrizioni, ma non potendo ovviamente diventare un’enorme banca dati di carte di identità, o un’anagrafe, anche perché si prevede che raggiungerà 1,44 miliardi di iscritti nel 2025. Quindi fa affidamento sul buonsenso degli stessi ragazzi e sull’attenzione che i genitori avranno nei confronti dei figli.

Per gli adolescenti che bazzicano il social sono previste altre restrizioni: in DM (posta privata) si potranno ricevere messaggi solo dai contatti amici. Un buon modo per evitare gente strana e potenzialmente pericolosa.

Altra buona idea per provare ad evitare la dipendenza: ogni 60 minuti l’app chiederà di spegnerla. Ovvio: l’adolescente può sbattersene altamente e continuare a rinco*lionirsi per ore, però non si dica che Meta non ci provi.

Dalle 22 alle 7 del mattino ci sarà una sorta di “coprifuoco”: non arriveranno più notifiche e scatterà un messaggio automatico in DM che potrebbe essere “non rompermi i maroni” (no, purtroppo non sarà questo).

Infine, i contenuti considerati sensibili saranno oscurati. Immagini di guerra, foto sexy o particolarmente violente… via. Caput. Che ok, anche bene, però qui si apre un capitolo a parte su cosa potrebbe essere oscurato (su questo punto Meta è stata un po’ vaga). Soprattutto i 17enni (che a breve quindi avranno diritto di voto) dovrebbero poter vedere alcuni contenuti, che potrebbero sensibilizzarli e informarli. Anyway, questo è quanto.

Come già spiegato, gli adolescenti potranno switchare il profilo alla versione maggiorenne solo con l’approvazione di un adulto, che si spera possa essere un genitore ma che – appunto – può essere un qualunque maggiorenne col profilo IG. Insomma, genitori imbruttiti: queste iniziative di Meta ci sembrano un ottimo modo per cominciare a tutelare i minori dai pericoli dei social, ma voi cercate di fare la vostra parte, ok?

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