Chiudi video
close adblock Il Milanese Imbruttito

Disabilita l'adblock

Ué grandissimo! Ti piace leggere i nostri articoli?
Allora non fare il giargiana, disabilita l’adblock
(così fai girare l’economia, taaac)!

close adblock Il Milanese Imbruttito

Ti ho beccato Giargiana!

Disabilita l’adblock (così fai girare l’economia, taaac)!

Ok

News
alberi

Allora, raga, la questione è seria: l'aria di Milano è inquinata di brutto. L'Europa ci ha bacchettati con un report che ci fa sembrare i peggiori, con 11 città italiane nella top 20 delle più smog-friendly. E non è una cosa bella, eh! Che si può fare per provare a risolvere la situa? Durante gli Stati Generali sulla Qualità dell'Aria, è stato lanciato un piano futuristico top level.

Si parla di una mega "foresta invisibile" spalmata su 10 km² di facciate, tetti e superfici urbane, che con le tecnologie fotocatalitiche promette di fare quello che farebbero 4,3 milioni di alberi. Il bello? Niente foglie in giro, tutto grazie a un coating che sbriciola gli inquinanti e li trasforma in roba innocua tipo acqua e sali. È come se trasformassimo il centro di Milano in un polmone verde senza piantare un filo d’erba. Whaaat?

Raffaella Moro, CEO di REair, ha detto chiaro e tondo: "Le città devono diventare ecosistemi viventi. Facciate e interni degli edifici? Non più solo muri, ma strumenti per migliorare salute e aria". Ecco, insomma, l’idea è che i palazzi lavorino per noi. E noi muti, ci prendiamo l’ossigeno.

E non è solo questo: entro il 2030 vogliono spazzare via 2K di tonnellate di ossidi di azoto l’anno. In termini da calcetto, è come se mettessimo un'area verde grande quanto 1.430 San Siro in mezzo alla City. Le tecnologie fotocatalitiche non si fermano agli ossidi di azoto: si occupano anche di polveri sottili e VOC (i cosiddetti cattivi invisibili).

Il progetto è stato presentato in pompa magna con il sostegno di Green Building Council Italia, Politecnico di Milano e big player tipo AXA e Acrobatica. Durante l’evento hanno raccontato di come hanno già fatto qualche esperimento bello utile: dallo Skyway Monte Bianco alle vetrate del Sole 24 Ore, dove hanno ridotto lo smog e migliorato l’ambiente di lavoro. E non finisce qui: hanno trattato pure 24mila mq di teli pubblicitari che ora funzionano come alberi virtuali,  Altro che!

Il Prof. Ricciardi dell’Università Cattolica ha tirato le orecchie sui rischi del cambiamento climatico e ha invitato tutti a svegliarsi. E con il progetto JRP del Politecnico si stanno pure ripensando gli ospedali, perché anche lì serve aria pulita al 100%. Dai, sembra molto figo.

Autrice: Francesca Tortini

Seguici anche su Instagram, taaac!


Vai all'articolo precedenteIndietro
Il Milanese Imbruttito