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Mai una gioia: dalla spesa all’affitto, oggi a Milano la vita costa il 20% in più

Il servizio statistico del Comune, utile per monitorare l’inflazione, fa sapere che quella spesa che nel 2015 ci costava 100 euro, oggi ci costa quasi 126.

Meglio non mangiare troppo ai fast-food, ci dicono i nutrizionisti. E hanno ragione, chiaro, solo che non è facilissimo quando – a Milano – una sporta di zucchine, broccoli e melanzane, che fino a due anni fa ti costava 10-11 euro, oggi sfiora i 14. E che dire dell’olio d’oliva, con un prezzo salito del 60% rispetto al 2022. Vabbè ma allora usiamo il burro. Più economico dell’olio, è vero, ma non ha mai avuto un prezzo così alto da quando esistono statistiche sui consumi: siamo a un bel +50% rispetto a dieci anni fa.

Dobbiamo continuare a farci male? No dai.

Lo dimostra anche il servizio statistico del Comune, utile per monitorare l’inflazione: partendo dal prezzo di un bene nel 2015, aggiornano mese per mese quanto è cresciuto. Il risultato? Tipo la salita nelle montagne russe, quando non vedi la fine. Quella spesa che nel 2015 costava 100 euro, nel 2021 era salita a 105. Tutto sommato accettabile, un +5% in sei anni ci sta. Ma poi, con il post-Covid, è arrivata l’anarchia: 118 euro a fine 2022, quasi 126 euro a ottobre scorso. Insomma, rispetto a dieci anni fa, oggi spendiamo il 25% in più solo per mangiare. Che poi raga, potrebbe pure avere senso se anche i salari si adeguassero, e invece i nostri stipendi sono bloccati al semaforo rosso da decenni.

Ovviamente gli aumenti non riguardano solo la spesa. Una cena a Milano, che nel 2015 ti costava 100 euro, nel 2022 era già salita a 110. Oggi? Ha sfondato i 125 euro, e parliamo di una media, a parità di piatti e bevande. Negli ultimi tre anni, i bar e i ristoranti hanno rincarato del 26%.

Ma parliamo di affitti dai

Poi vabbè, già lo sapete che se parliamo di immobiliare sfondiamo una porta aperta. Spalancata. Un bilocale che nel 2015 si pagava 1000 euro al mese di affitto, oggi è quasi a 1.200. L’aumento medio è stato del 20% in meno di un decennio. E così, tra spesa e affitto, uno stipendio normale si dissolve nel nulla. Non c’è da meravigliarsi se nessuno vuole venire a vivere a Milano per fare l’infermiere, l’impiegato o il maestro: con questi costi, vivere qui it’s not easy.

Il colpo di grazia è arrivato tra il 2021 e il 2022, quando, con la ripresa post-Covid, i prezzi sono esplosi senza nessuna pietà. Invece di fermarsi, hanno continuato a salire, magari un po’ più piano, ma comunque sempre verso l’alto.

Autrice: Francesca Tortini

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