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In Scozia si fa la storia: fino a 20 anni di carcere per chi danneggia il Pianeta

Per gli amici col kilt il reato di ecocidio è una cosa seria.

Se pensavate che le multe per l’inquinamento fossero una cazzata, tipo quei cartelli “Vietato buttare rifiuti” che tutti ignorano, in Scozia hanno deciso di cambiare le regole del gioco. Qui non si scherza più: la proposta di Monica Lennon, parlamentare locale nonché guerriera ambientalista, prevede pene fino a 20 anni di carcere per chi si macchia del reato di “ecocidio”.

Niente più scuse del tipo “ma vuoi che un tappo inquini così tanto?”.

Ma cosa vuol dire ecocidio? Palese dai, significa fare danni grossi, ma proprio grossi, al pianeta. Tipo abbattere una foresta per costruire un parcheggio o riversare rifiuti tossici in un fiume. Insomma, non stiamo parlando di buttare una lattina nel cestino sbagliato (tranquilli tutti, che magari stavate pensando di fare una vacanza in Scozia e vi è preso un colpo), ma di veri crimini contro la natura. Lennon, piena rasa delle leggi attuali che non proteggono abbastanza l’ambiente, non ha intenzione di continuare a lasciare impuniti questi atti gravissimi.

Se passa questa legge, la Scozia sarà il primo Paese del Regno Unito a introdurre un reato del genere. E non è una cosa da poco: Monica Lennon sta cercando di mettere la Scozia al centro della scena globale, un po’ come quando qualcuno dice di essere il primo a smettere di fumare nel gruppo di amici. Un esempio da seguire, insomma, per fare della nazione un leader green.

Strano ma vero, il progetto sembra piacere a tutti o quasi. Il 95% delle persone consultate si è detto favorevole, e pure nomi grossi come WWF e Mighty Earth sono saliti sul carro del sì (vabbè, qui niente di strano). Hanno coinvolto persino le scuole, con i ragazzini che disegnano cartelli tipo “Salviamo il Pianeta”. Chiaro che c’è pure chi storce il naso. Alcuni dicono che c’è già una legge simile, tipo il Regulatory Reform Act del 2014, quindi perché sprecare tempo? Altri temono che il concetto di ecocidio sia troppo vago. La legge parla di crimini commessi “con consapevolezza”, che capite bene può aprire le porte ad un’infinità di supercazzole.

Sapere però che puoi finire in prigione addirittura per 20 anni perché hai deciso di non rispettare l’ambiente, potrebbe costringere qualcuno a pensarci due volte prima di fare cazzate. Potrebbe costringere le aziende a rivedere i propri modelli di business e puntare su strategie più sostenibili. Ora la palla passa al Parlamento scozzese: servono almeno 18 firme da due partiti diversi per mandare avanti la proposta, ma pare che i numeri ci siano. Morale della favola? Occhio a non pestare i piedi a Madre Natura, perché ora non ti risponde più con un temporale, ma con 20 anni di carcere. Altro che karma!

Autrice: Rebecca Manzi

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