Non per mettervi ansia eh, ma Greenpeace ha lanciato il report Acqua senza veleni e - spoiler - Milano è tra le città italiane messe peggio per contaminazione da Pfas.
Momento Wikipedia: "PFAS (acronimo di PerFluorinated Alkylated Substances, in italiano sostanze alchiliche perfluorurate e polifluorurate, o sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche) sono un gruppo di fluoruri alchilici dotati di proprietà tensioattive", e cioè composti chimici utilizzati in campo industriale, ovviamente tossici. For dummies level Pro: sono sostanze chimiche usate in mille cose, dai contenitori per il cibo ai detergenti, fino ai vestiti. Il problema? Non si decompongono mai, tanto che le chiamano "inquinanti eterni". Alcuni esperti le hanno pure ribattezzate "il nuovo amianto", perché si accumulano nel nostro corpo e nell'ambiente, con potenziali effetti cancerogeni.
E ora torniamo al pezzo.
Secondo l'ong, quindi, nelle vedovelle che usiamo per dissetarci post corsetta ci trovi facile anche 58 molecole diverse, che nemmeno in una puntata di Breaking Bad. Tra settembre e ottobre 2024, Greenpeace ha prelevato campioni in 235 città italiane, piazzando Milano tra quelle con i livelli più alti (via Padova, via delle Forze Armate e Villa Litta, in zona Affori). Hanno trovato concentrazioni di Pfas nell’acqua potabile pari a 58,6 ng/l nel primo test e addirittura 90,1 ng/l nel secondo.
MM, che si occupa dei controlli, interrogata da MilanoToday sulla situa, ha fatto spallucce e detto tipo: "Raga, tutto in regola. Il limite di legge è 100 ng/l, e noi siamo sotto". E in effetti, dai loro dati più recenti, il picco è stato di 40 ng/l nel punto di prelievo Suzzani (il 9 agosto 2024), con altri valori tra i 10 e i 30 ng/l in varie zone. Il problema, però, è che quei limiti di legge sono un po' come i jeans skinny: fuori moda. Secondo Greenpeace, i livelli considerati "sicuri" in Italia verrebbero bocciati negli USA, in Danimarca o persino in Spagna
Ma torniamo a noi. La mappa di Greenpeace svela un’Italia praticamente tutta contaminata, con punte di criticità in regioni come il Veneto, l’Emilia Romagna e, appunto, la Lombardia. Pare che Abruzzo, Sicilia e Puglia siano le regioni con meno campioni contaminati da Pfas. L’Abruzzo, addirittura, è l’unico con meno della metà dei campioni positivi. Insomma, giù al Sud l’acqua è meno chimica, ma occhio: non è che sono completamente al sicuro. Secondo Greenpeace, la contaminazione va a braccetto con l’industrializzazione: più fabbriche, più Pfas, ed ecco che da sud a nord i livelli salgono. Però anche in Sardegna, che certo non è la Brianza, ci sono guai: Olbia, per esempio, si piazza tra i comuni col record di Pfas in tutta Italia.
Dal 2026 scatteranno nuovi limiti europei (100 ng/l per 24 Pfas specifiche), ma Greenpeace già li definisce insufficienti. Insomma, nel dubbio meglio andare in giro con una bottiglia d'acqua.
Autrice: Francesca Tortini
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