Sono sicuro che vi sia capitato più di una volta di vedere l’auto di qualche fenomeno parcheggiata sulle rotaie del tram. Sono anche altrettanto sicuro che la maggior parte di voi, proprio come il sottoscritto, ritenga si tratti di episodi del tutto sporadici limitati alla genialità o deficienza del Giargiana di turno.
Ecco, vi sbagliavate. L’agenzia dei trasporti ha appena pubblicato i dati relativi al fenomeno e c’è da sentirsi male.
Nel 2018 sono stati rilevati 1.873 stop a bus e tram causati da automobili posteggiate ad minchiam, come dicevano i Latini. Una media di circa 5 al giorno, per un tempo complessivo di stop che si avvicina ai 3 mesi.
Casi straordinari quelli del 13 marzo in Via Maj e quello del 12 Maggio al Giambellino. Sono bastati rispettivamente 213 e 85 minuti per ristabilire l’ordine, tralasciando il dramma delle persone costrette a scendere in mezzo alla strada, il carro attrezzi, le deviazioni stradali e quant’altro.
Un danno alla circolazione e alle casse di ATM che valuta per ogni interruzione di questo tipo vi sia un danno approssimativamente calcolabile tra i 90 e i 1500 euro, soldi puntualmente estratti dalle tasche dell’aspirante Hamilton dell’area C di turno.
La domanda sorge però spontanea, come si è potuto arrivare a questa situazione e, soprattutto, cosa si può fare per far capire agli automobilisti che sono finiti i tempi del parcheggio in diagonale per assaltare la diligenza?
Come detto dall’assessore alla Mobilità Marco Granelli “ad oggi le multe possono essere date dalle forze di Polizia che però sono sempre più oberate, e dagli ispettori di Atm, che però possono multare solo sulle corsie riservate ai mezzi”.
Nonostante l’attuale governo non sembri intenzionato ad avallare questa richiesta, alcuni comuni come “Milano, Bologna, Genova, Roma o Torino hanno chiesto un emendamento affinché anche gli ausiliari e gli ispettori possano multare chi, parcheggiando in modo irregolare sui binari del tram, vicino alle fermate o in quelle parti della carreggiata vietate, compromette l’accessibilità, la qualità e la velocità del servizio di trasporto pubblico”, ha poi concluso l’assessore.
Fate i bravi Imbruttiti, altrimenti si potrebbe pensare di sostituire la macchina con il proprietario sulle rotaie del tram!
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