
Hai voglia a metterci zucchero e latte, qui il caffè è sempre più amaro. Se prima con un euro ti portavi a casa un espresso, oggi a quel prezzo ti danno giusto la tazzina vuota. Al banco, il costo medio è schizzato a 1,30 euro, con punte che arrivano a 1,50. E se ti viene la brillante idea di sederti, preparati a sborsare fino a 5 euro per una tazzina.
D’altronde, proprio in questi giorni l’amministratrice delegata di illycaffè, Cristina Scocchia, ce l’ha detto chiaro e tondo: "Il prezzo del caffè verde negli ultimi 3 anni è raddoppiato a causa del cambiamento climatico che devasta le piantagioni nella zona equatoriale: piogge torrenziali, bufere fuori stagione, siccità…". Non è teoria del complotto, è l’amara verità. Che poi ritrovi nella tua tazzina da 5 euro.
Qualche esempio, tanto per capirci: da Camparino, vista, Duomo l'espresso costa 1,30 euro, ma se ti siedi arriviamo a 3,50. Da Marchesi 1824, caffettino a 1,50, che con il servizio al tavolo sale a 5. Come riportato anche da Repubblica, in piazza San Fedele, allo Store Lavazza, una tazzina al banco arriva a un euro e cinquanta, se poi hai l'ideona di sederti sono tre euro in più.
Secondo l'Osservatorio prezzi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), il prezzo medio di un espresso a Milano ha raggiunto 1,21 euro, con un incremento del 17,5% negli ultimi quattro anni. Assoutenti Milano denuncia che "nulla può giustificare un comportamento dei commercianti nell’approfittarsene". Dall’altro lato, l’Associazione dei pubblici esercizi (Epam) sostiene che l’aumento è inferiore all’inflazione dello stesso periodo, che supera il 20%.
Insomma, tra inflazione, rincari delle materie prime e affitti che volano, il caffè a Milano è diventato un piccolo lusso. E mentre i baristi cercano di barcamenarsi tra costi sempre più alti e clienti sempre più esasperati, noi ci ritroviamo a pagare prezzi da gioielleria per un espresso. Del resto... abbiamo scelta?
Autrice: Daniela Faggion
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