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San Siro, alla fine il Comune ha deciso di vendere lo stadio a Milan e Inter (che probabilmente lo abbatteranno)

La vicesindaca Scavuzzo ha annunciato l'ok della Giunta alla vendita dello stadio e delle zone circostante ai due club
17 Settembre 2025

Beppe Sala lo aveva già detto ieri mattina: “C’è l’accordo con i club, domani la delibera“. E infatti oggi è arrivata: “La giunta del comune di Milano ha approvato la delibera relativa alla vendita dello stadio di San Siro e delle aree circostanti a Inter e Milan“, si legge sul Corriere.it.

L’annuncio è stato dato ufficialmente in una conferenza stampa convocata dopo la riunione di Giunta dalla vicesindaca con delega all’Urbanistica, Anna Scavuzzo: “Vi confermo che la giunta ha esaminato favorevolmente la proposta che verrà portata all’attenzione del Consiglio comunale“, ha detto Scavuzzo.

Quindi, è fatta? Non proprio: adesso il documento dovrà essere discusso dalle Commissioni a partire da venerdì, per poi approdare in Consiglio comunale la prossima settimana. Peraltro, secondo la vicesindaca “in giunta c’è stato un ampio dibattito: l’assessora Elena Grandi (con delega al Verde, ndr.) ha portato il parere negativo sulla delibera, come del resto già espresso dal gruppo dei Verdi. Adesso sarà il Consiglio comunale a decidere col voto“. 

Se tutto va bene domani dovremmo andare in giunta“ aveva detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in diretta a Rtl 102.5 martedì mattina: “Di fatto con i club siamo arrivati ad un accordo”. “Lo stadio“, aveva detto sempre Sala, “deve essere pronto per il 2031, perché la Uefa ci sta dicendo che non considereranno Milano per gli europei di calcio del 2032 se rimarrà San Siro”. 

Una buona notizia? Mica tanto

Come ricostruisce chiaramente Ilfattoquotidiano.it, l’operazione di cessione del Meazza ai due club cittadini avrebbe dovuto – nelle intenzioni di Sala – essere chiusa entro luglio… Poi è saltato fuori il pasticcio (per essere eleganti, perché in termini tecnici sarebbe un mer*one) sull’urbanistica e tutto è slittato a dopo le vacanze. Peraltro, il conflitto di interessi avrebbe coinvolto proprio “anche le opere relative allo stadio Meazza e alle aree limitrofe del quartiere“.

E così è chiaro che adesso Beppe ha fretta di chiudere in fretta, visto che il 10 novembre scatta il vincolo storico-culturale sul secondo anello dello stadio, che in pratica impedisce di abbattere la struttura. Così si cerca di sciogliere il nodo in meno di due mesi. Se ci riescono, Inter e Milan potranno demolire il Meazza e tirare su il loro nuovo impianto di proprietà. E pensare che già vendono i biglietti per i concerti dell’estate 2026… E chissà dove giocheranno Milan e Inter il campionato 26/27… Al campetto Zelasco in Città Studi?!

Comunque, pare che il Comune faccia un bel favore alle due squadre: “la cifra indicata dall’Agenzia delle entrate”, riporta sempre Il Fatto, “è di 197 milioni (73 lo stadio, 124 i terreni circostanti). Un valore ridicolo, se confrontato con i prezzi milanesi”, cui potrebbe aggiungersi “un ulteriore sconto del Comune”… Ma sì, diamoglielo gratis, dai! E poi per fare cosa?! “un’operazione immobiliare da 1,3 miliardi di euro realizzata su aree oggi pubbliche, costruendo uffici, hotel e un mega centro commerciale”. Taaaac!

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