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Zombie? Fantasmi? Naaa, il vero mostro si chiama “muffa”, ma per eliminarla non serve un esorcismo: ne parliamo con BastaMuffa

Abbiamo chiamato un vero "acchiappa muffa", Giuseppe Tringali, fondatore di Bastamuffa srl.
31 Ottobre 2025

Who can you call? Ghostbusters! Anzi no… Mold Busters!

Semi-cit.

Ad Halloween tutti a parlare di vampiri, licantropi, mummie e zombie, ma la verità è che il vero mostro se ne sta bello bello in casa vostra, al calduccio, a volte visibile altre più nascosto, lasciando che i suoi poteri tossici si espandano nell’aria senza che ve ne accorgiate: parliamo della muffa raga, quella orrida macchia nera che si trova un po’ ovunque: nei libri, sugli oggetti, ma soprattutto sui muri.

L’autunno è il periodo migliore per parlarne, perché l’umidità è bella strong: che possiamo fare quindi per eliminarla? E se non ce l’abbiamo, ce ne sbattiamo? No, meglio prevenirla, non si sa mai. Noi però di muffa non ci capiamo una sega, e allora abbiamo chiamato un vero “acchiappa muffa”, Giuseppe Tringali, fondatore di Bastamuffa srl. Uno che di “mostri” veri ne ha visti parecchi, ma per fortuna è ancora qui per raccontarcelo.

@bastamuffa

Candeggina sul soffitto per togliere la muffa? 🚫👀 Occhi che bruciano, naso che pizzica… e la muffa che torna puntuale. Quelle macchie zebrato-bianconere sono muffa da condensa e ponte termico sopra la testa. La soluzione? Un antimuffa naturale in gel 🌿 che si stende a pennello anche a 4 metri senza scafandro, senza odori tossici e senza gocce negli occhi. comeeliminarelamuffa rimedicontrolamuffa muffadacondensa antimuffanaturale #antimuffagel

♬ suono originale – Bastamuffa – Bastamuffa

Qual è il periodo dell’anno “migliore” per parlare di muffa? E perché proprio adesso?

Ogni momento è buono per eliminare la muffa, ma questo è il momento perfetto. Arriva l’autunno, si accendono i riscaldamenti, le finestre restano chiuse e la muffa torna puntuale come le bollette della luce. È la stagione in cui le pareti “sudano” e l’umidità si alza. Halloween è la festa dei mostri, e la muffa è quella che non ha bisogno di travestirsi: vive con noi tutto l’anno.

Qual è il rapporto tra Milano e la muffa?

Complicato. Milano è elegante, umida e piena di edifici storici o “ristrutturati male” dove la muffa si sente a casa. Tra cappotti termici improvvisati e finestre che non respirano, qui la muffa non ha bisogno di Google Maps: sa perfettamente dove andare. È l’inquilina abusiva più milanese che ci sia.

Quali sono le conseguenze per noi di tenerci la muffa in casa?

Intanto si respira peggio. Le spore causano irritazioni e allergie, specialmente nei più piccoli e negli anziani. E poi c’è il lato psicologico: svegliarsi ogni mattina davanti a una parete macchiata è come iniziare la giornata guardando un film horror in loop. Ti abitui, ma non è di certo motivante.

Quando possiamo cavarcela da soli e quando serve l’intervento di un esperto?

Se è una piccola zona in bagno o vicino alla finestra, si può intervenire con prodotti specifici e naturali. Ma se la muffa torna ciclicamente, o l’odore di chiuso non va via, significa che sotto c’è un problema strutturale: ponti termici, eccesso di umidità o condensa persistente. In quel caso serve un’analisi tecnica: niente paura, ma serve metodo (e non lo straccio imbevuto di candeggina!).

Cosa possiamo fare per prevenire? Qualche tips?

Tre regole d’oro: arieggiare ogni giorno (anche d’inverno), evitare di asciugare i panni in casa, non appoggiare i mobili al muro. E poi, tenere sotto controllo umidità e temperatura con un sensore: costa meno di una pizza, ma ti evita di dormire con un fungo alle pareti.

Cosa invece NON si deve fare?

Spruzzare candeggina come se fosse acqua santa! Sbianca la macchia ma lascia vive le spore. Serve un antimuffa vero, specifico e possibilmente atossico. Grattare con la carta vetrata non serve a “pulire meglio”: diffonde le spore nell’aria. Neppure spolverare con lo straccio asciutto o toccare la macchia con le dita è una buona idea. L’acido muriatico è da escludere: corrode la pittura e lascia odori tossici. Anche usare il phon è inutile: asciuga solo in superficie. E infine, l’errore più comune: fare finta di niente. La muffa non si offende se la ignori, semplicemente continua a crescere.

Un aneddoto funny?

Una volta siamo stati chiamati per “macchie strane” in una stanza: il proprietario giurava che fosse opera di fantasmi perché vedeva uno strano volto sulla parete. Spoiler: era solo muffa dietro l’armadio, cresciuta indisturbata per dieci anni. Non abbiamo usato l’aspirapolvere a zaino tipo Ghostbusters, ma abbiamo bonificato la parete con prodotti naturali prima dell’intervento definitivo!

La muffa non riguarda solo i muri, giusto?

Giustissimo. L’abbiamo trovata su materassi, mobili, scarpe, dietro i quadri, nei climatizzatori e persino dentro armadi chiusi da mesi. Quando l’ambiente è umido, la muffa diventa un’artista: si adatta, cresce e decora… a modo suo.

Confermate che usate solo prodotti naturali creati da voi?

Confermo! Tutti i nostri prodotti sono realizzati con ingredienti naturali: oli essenziali, sali minerali e tensioattivi vegetali. Funzionano davvero e non servono maschere antigas per usarli.

Vi è mai capitata una casa davvero “infestata”?

Eccome. Pareti nere, armadi marci, libri che sembravano funghi. Ma con i prodotti giusti e un po’ di pazienza si recupera tutto. La muffa fa paura, ma non è imbattibile: serve solo la giusta dose di conoscenza… e un buon “esorcismo” naturale.

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