Lo stadio di San Siro non è più del Comune, ma di Inter e Milan. Questa mattina è stato firmato il rogito che sancisce la vendita dell’impianto e delle aree circostanti alle due società milanesi, per una cifra di 197 milioni di euro.
Una decisione storica, che arriva a poco più di un mese dall’approvazione della delibera comunale che ha dato il via libera all’operazione, e che segna l’inizio di un nuovo capitolo per il calcio milanese.
Lacrimoni.
Il project: un nuovo stadio per Milano
Nelle ultime settimane i due club avevano già scelto i partner per il futuro: Foster + Partners e Manica Architecture, guidati rispettivamente da Lord Norman Foster e David Manica, firmeranno il nuovo stadio e il masterplan dell’intera area di San Siro.
I lavori partiranno nel 2027, dopo che il vecchio Meazza avrà ospitato la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026. L’obiettivo? Un impianto da 71.500 posti, costruito secondo i più alti standard internazionali, che diventerà una nuova icona architettonica per la città.
Il comunicato congiunto di Inter e Milan
“La realizzazione del nuovo stadio e dell’intervento di rigenerazione urbana per l’area di San Siro rappresentano un nuovo capitolo per la città di Milano e per entrambi i Club. Questo importante traguardo riflette le ambizioni condivise da Inter e Milan e dalle rispettive proprietà, fondi gestiti da Oaktree e RedBird, per un successo sportivo a lungo termine e per un investimento che permetterà di creare valore a supporto della crescita sostenibile di entrambe le Società.”
L’operazione è stata perfezionata tramite la società Stadio San Siro S.p.A. e sostenuta da un finanziamento coordinato da Goldman Sachs e J.P. Morgan, con la partecipazione di Banco BPM e BPER Banca.
Le tappe del futuro di San Siro
Le tappe del (nuovo) destino di San Siro
2026 – Olimpiadi Time
Ultime luci sul Meazza: lo stadio continuerà a ospitare Inter e Milan, ma soprattutto sarà il protagonista della cerimonia d’apertura delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. Nel frattempo, gli studi Manica e Foster + Partners lavoreranno al progetto del nuovo impianto da 71.500 posti, mentre Comune, Regione e Arpa daranno il via alla conferenza di servizi. E come da tradizione italiana, tra un rendering e l’altro, cominceranno anche i primi ricorsi per fermare la demolizione.
2027 – Qui si scava
La prima metà dell’anno segnerà l’avvio dei cantieri, nell’area dei parcheggi accanto al Meazza.
I lavori coinvolgeranno pure il tunnel Patroclo, destinato a essere spostato per far posto alla nuova struttura. Per qualche anno, i milanesi vivranno un’esperienza unica: due stadi uno di fianco all’altro, quello storico ancora in funzione e il futuro tempio del calcio che prende forma.
2031 – Il debutto del nuovo San Siro
Dopo quattro anni di lavori, il nuovo impianto aprirà finalmente le porte. Nello stesso anno partirà la fase più dolorosa: la demolizione del Meazza, prevista in circa dodici mesi. Un passaggio simbolico, come cambiare casa dopo una vita intera nello stesso quartiere.
2031–2032 – L’ultimo atto
Il Meazza sarà smontato pezzo dopo pezzo: prima il tetto, poi il terzo anello, il secondo, infine il primo.
A sopravvivere sarà solo un frammento dell’angolo sud-est, con un pezzo di tribuna arancio e di Curva Sud, come memoria fisica di un secolo di storia.
2032 – L’Europeo del nuovo San Siro
L’Italia ospiterà gli Europei insieme alla Turchia, e il nuovo stadio di Milano punta a essere una delle sedi ufficiali del torneo. Un passaggio di consegne perfetto: mentre il vecchio Meazza si congeda definitivamente, il nuovo San Siro si prepara a debuttare sulla scena internazionale.
Un addio che farà male, ma che porterà Milano ancora una volta al centro del mondo del calcio.









