Di fronte ai prezzi delle case nel capoluogo di regione, un numero crescente di milanesi ha intrapreso una marcetta immobiliare lungo la via Emilia. Destinazione: Lodi. Insomma, se un tempo l’innamorato della Bella Gigogin veniva a piedi in città, oggi pure la sua amata sta traslocando dopo Melegnano… E così Lodi, che un tempo evocava solo nebbia e raspadura, è oggi la nuova “zona cool” per chi lavora a Milano ma non può (più) permettersi Milano.
A dirlo è un’analisi del portale Idealista.it, che fotografa una Lombardia sempre meno “Milanocentrica”. Significa, sostanzialmente, che il sogno della “Grande Milano” si è allargato a dismisura, tanto che ormai abbraccia ormai mezza regione, dai laghi fino alla Bassa.
Il fascino (economico) della provincia
I dati parlano chiaro. Se nel 2019 Milano città guidava la classifica dell’interesse per le vendite con un indice di 2,4, oggi segna una lieve flessione a 2,3. Niente di che, eh, però nel frattempo, l’hinterland è quasi alla pari (2,1) e province un tempo “periferiche” come Varese, Monza e Como hanno guadagnato terreno.
Sul fronte degli affitti il fenomeno è addirittura esplosivo. Nel 2019 Milano dominava con un indice 5, mentre Lodi stava dietro a 2,3. Oggi la situazione si è ribaltata: Lodi vola a un incredibile 28, lasciando Milano in fondo alla classifica. Seguono Pavia con 22,3 e Monza Brianza con 17,8.
Insomma, chi cerca casa non vuole più soltanto la movida, ma anche un mutuo che non sembri una condanna a morte.
Il sindaco di Lodi, Andrea Furegato, l’aveva detto nel 2023 davanti alle tende degli studenti del Politecnico: “Venite qui, costa la metà e in un quarto d’ora siete a Milano”. A giudicare dai numeri, in parecchi lo hanno preso alla lettera.
Prezzi davvero wow
A Milano, a settembre 2025, il prezzo medio richiesto per le vendite è 5.143 euro al metro quadrato. Nell’hinterland si scende a 3.616, che per molti è già un miraggio. Più in là, però, l’aria si fa respirabile: Como si ferma a 2.270, Brescia a 2.179, Monza Brianza a 2.088. E poi c’è un’Italia lombarda più accessibile: Lecco (1.644), Bergamo (1.488), Cremona (1.198), Mantova (1.114) e Pavia (1.082).
Per gli affitti la musica non cambia: Milano resta la regina — ma di una corte sempre più esigente — con 23,5 euro al metro quadrato, seguita da Como (15,5) e Monza Brianza (13,1). E i prezzi continuano a crescere: +3,1% per le vendite, +2,3% per gli affitti in un solo anno.
Case più care, tempi più lunghi
Un altro segnale? I tempi di vendita. Nel 2019 bastavano 36 giorni per chiudere una trattativa a Milano. Oggi ce ne vogliono 70 (e un buon cardiologo). Nell’hinterland si passa da 58 a 86 giorni, a Monza servono 102, e a Sondrio — dove si vende con la calma alpina — addirittura 152. Il post-Covid ha reso tutto più lento e più caro, come un espresso bevuto freddo a 4 euro. Lo so, avete già i brividi.









