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Milano al primo posto in Italia per “qualità della vita”, peccato sia ultima per la “sicurezza” / Fermi tutti: l’Italia sta pensando di rendere permanente l’ora legale / Sinner campione alle Atp Finals, ma pure a Milano: il Maestro s’è comprato due “case” in centro / Occhio che da dicembre Teams dirà al tuo capo dove ti trovi / Le passeggiate da fare a Milano per vivere più a lungo. Oh, lo dice la scienza (più o meno) / Milano? Anche basta. Ecco perché oggi vogliono tutti andare a vivere a Lodi / Continua la discussione sulla ciclabile di Corso Buenos Aires, tra chi la difende e chi la vorrebbe spostare / Che succede al Quintalino? Il locale di Alessandro Cattelan ha chiuso senza una spiegazione / Beppe Sala è favorevole ad una tassa extra per i super ricchi stranieri / Alla fine l’educazione sessuale alle medie si farà: la Lega ha ritirato il divieto dopo le polemiche / Milano al primo posto in Italia per “qualità della vita”, peccato sia ultima per la “sicurezza” / Fermi tutti: l’Italia sta pensando di rendere permanente l’ora legale / Sinner campione alle Atp Finals, ma pure a Milano: il Maestro s’è comprato due “case” in centro / Occhio che da dicembre Teams dirà al tuo capo dove ti trovi / Le passeggiate da fare a Milano per vivere più a lungo. Oh, lo dice la scienza (più o meno) / Milano? Anche basta. Ecco perché oggi vogliono tutti andare a vivere a Lodi / Continua la discussione sulla ciclabile di Corso Buenos Aires, tra chi la difende e chi la vorrebbe spostare / Che succede al Quintalino? Il locale di Alessandro Cattelan ha chiuso senza una spiegazione / Beppe Sala è favorevole ad una tassa extra per i super ricchi stranieri / Alla fine l’educazione sessuale alle medie si farà: la Lega ha ritirato il divieto dopo le polemiche
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Milano al primo posto in Italia per “qualità della vita”, peccato sia ultima per la “sicurezza”

Stando ad una recente indagine, Milano domina su tutti i fronti: reddito, imprese, turismo ecc... peccato solo per il "dettaglio" sicurezza.
18 Novembre 2025

Milano torna in cima alla classifica della qualità della vita 2025. E fin qui niente di nuovo: servizi al top, redditi più alti della media, infrastrutture che – miracolo – funzionano, un tessuto produttivo che macina come un frullatore industriale. Insomma, Milano è sempre Milano: “capitale” de facto anche quando non le danno il titolo per iscritto.

A seguirla ci sono Bolzano e Bologna, che non mollano mai la presa. Ma il dato che colpisce davvero, e che fa sorridere amaramente chi vive in città, è uno: Milano prima per qualità della vita, ultima per sicurezza. Un po’ come dire che hai la casa più bella del condominio, peccato che il portone resti aperto 24 ore su 24. Milano funziona, corre, produce, fattura… e allo stesso tempo si guarda le spalle.

Milano in pole position

L’indagine – firmata ItaliaOggi, Ital Communications e Università Sapienza di Roma – è alla sua 27ª edizione e offre una fotografia piuttosto chiara dell’Italia: al Nord si vive bene (o almeno “accettabile”), al Sud un po’ meno. Questo film lo conosciamo, ma qualche colpo di scena c’è: Rimini e Ascoli Piceno fanno un balzo in avanti da record, mentre Monza fa due passi indietro. In fondo alla classifica restano Caltanissetta, Crotone e Reggio Calabria. E poi c’è Foggia, che scivola dalla 93ª alla 104ª posizione. Non proprio un upgrade.

Lo studio analizza nove dimensioni: lavoro, ambiente, istruzione, popolazione, sicurezza, reddito, welfare, salute, turismo e cultura. Insomma, una radiografia completa del Paese.

Milano è fortissima su quasi tutto: reddito, imprese, turismo, istruzione, infrastrutture, offerta culturale. È l’unica città italiana che può permettersi di avere un martedì più vivo di molti sabati altrove. Nella nuova dimensione “Reddito e ricchezza” non c’è storia: Milano apre la classifica “confermando i risultati ottenuti nelle cinque passate edizioni”. Nel turismo e intrattenimento la città resta nel gruppo di testa, affiancata da pesi massimi come Roma, Trieste e Rimini. E del resto, tra musei, eventi, teatri, design week, fiere e ristoranti pieni anche alle 23:30 di lunedì, non c’erano dubbi.

Però… sicurezza zero

La vera ironia della classifica è tutta qui: Milano chiude all’ultimo posto nella dimensione “Reati e sicurezza”. Peggio di Roma. Peggio di Firenze. Peggio di Trieste. Ultima-ultima. Una città ricca, prospera e piena di vita che però, quando cala il sole, dovrebbe probabilmente muoversi in scaglioni come le gite scolastiche.

La fotografia generale è nota: il Centro-Nord tiene botta, il Sud soffre. “La classifica 2025 conferma tendenze già osservate in passato” spiega Marino Longoni, condirettore di ItaliaOggi, sottolineando però che Milano, pur con “risultati molto negativi per l’indicatore relativo alla sicurezza”, resta saldamente in vetta.

Cioè: siamo bravissimi su tutto… e allo stesso tempo viviamo in una escape room urbana che nessuno ha richiesto.

Altri dati interessanti

Sull’ambiente vince Bolzano, seguita da Bologna, Bergamo e Reggio Emilia. Milano non è nelle prime posizioni, ma diciamo che con Area B, Area C, monopattini liberi e tram anni ’30 che resistono più dei faraoni, un passo alla volta ci si lavora.

In istruzione e formazione Milano è seconda solo a Bologna. Nella dimensione “Popolazione” entra nel gruppo di testa. Nella sanità non primeggia, ma resta un polo dove ci si cura e si viene curati (talvolta anche troppo, viste le code infinite per prenotare qualsiasi cosa).

La dimensione reddito la vede in testa per il sesto anno consecutivo. Valori immobiliari, affitti, capacità economica: tutto alto. Forse troppo alto. Ma tant’è: qualità della vita, secondo i parametri ufficiali, significa anche possibilità di spesa.

Le considerazioni degli esperti

Milano, da due anni, rimane nelle prime posizioni in classifica e, nonostante risultati molto negativi per l’indicatore relativo alla sicurezza, mantiene salda la sua leadership”, ricorda Longoni.

Per Attilio Lombardi di Ital Communications, l’indagine serve per “valutare criticità e urgenze, ma anche aspetti positivi”.

E Alessandro Polli della Sapienza ribadisce la frattura: “il centro-nord mostra maggiore capacità di resistenza, mentre il Mezzogiorno è sempre più vulnerabile”.

Insomma, Milano è tutto e il contrario di tutto. Ma la cosa non ci sorprende più, vero?

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