Presente Davide Lacerenza? Ex re della notte milanese, quello che sciabolava champagne come se non ci fosse un domani e che aveva trasformato la Gintoneria in un punto di riferimento per la Milano più estrema – quella delle notti infinite, dei privé, degli eccessi e dei conti folli. Ecco, oggi pare un’altra persona. Cioè, così dice. Già aver sostituito l’alcool con il latte sembra un buon punto di partenza, anche se… perché il latte?
La fine dell’era Gintoneria
Il locale è chiuso, svuotato, in affitto. A Lacerenza, come raccontato da Repubblica, hanno appena restituito un frigorifero, delle tende e un paio di sedie. Nel frattempo lui, l’ex fruttivendolo diventato imprenditore della notte, è passato da sciabolate e Ferrari nera alle visite regolari al Serd. Oggi beve solo latte, acqua minerale e tonica. E lo documenta fierissimo sui social: file di bottiglie vuote, crocefisso sul comò, e la frase che segna la sua “rinascita”: «Sono tornato. Qui comincia il mio nuovo percorso. La mia nuova vita». E, ai suoi amici, specifica: «Questa non è più Sodoma e Gomorra!».
Le accuse, la pena, la caduta
Agli arresti domiciliari da marzo, libero da settembre, Lacerenza ha patteggiato 4 anni e 8 mesi per autoriciclaggio, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, detenzione e spaccio di droga (ve ne avevamo parlato qui). L’ex compagna Stefania Nobile – figlia di Wanna Marchi – ha chiuso con una pena di 3 anni.
Il “regno” di Lacerenza è già stato rimpiazzato: a Milano un locale chiude e un altro prende il suo posto più in fretta di quanto tu riesca a dire “privé”. Nel frattempo lui si è rimesso in riga, e non pensate male: niente alcol, niente droghe, niente vida loca. E niente Gucci farlocchi, a suo dire. Ora lavora come dipendente (il posto non si può dire, altrimenti c’è la fila fuori a chiedergli selfie e consigli su come si sciabola una bottiglia da 1.500 euro).
Le centinaia di bottiglie pregiate che aveva in Gintoneria finiranno all’asta: valore stimato 900mila euro, sperando che servano come risarcimento.
Ricordi di un regno decaduto
E mentre lui tenta la via del “bravo ragazzo”, resta la leggenda del cliente noto come “Mister 70K”, capace di spendere 640mila euro in tre anni tra cocaina, champagne sciabolato e escort annoiate nel privé rosa. E senza nemmeno fatturare. Un talento. A modo suo. Certo, giustamente qualcuno su IG gli chiede: “Ma riesci a sciabolare la bottiglia Parmalat?“.









