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Lifestyle
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August in Milan, settembre föra di ball. L’anno scorso abbiamo dato spazio alla critica di chi è stato costretto a restare in città, mentre amici e conoscenti godevano dei loro 15 giorni di felicità sulle spiagge arroventate. In molti avevate fatto sentire la vostra voce, gridando in difesa dell’estate milanese. Nel 2017 invece cambiamo totalmente prospettiva. Vi racconto la (mia) pluriennale esperienza di ferie lunghe a settembre inoltrato. Agosto a Milano per me è un must al quale posso difficilmente rinunciare. So benissimo che, per chi si deve preoccupare dei centri estivi dei nani e dell’apertura delle scuole, forse, sono cose irrealizzabili, ma vi vorrei comunque spiegare perché, almeno a parer mio, ‘sta cosa è da molti punti di vista veramente Imbruttita.

7_Agosto, social network non ti conosco 

Prima regola dell’estate a Milano: agosto non esiste. Un po’ come il Fight Club (o il Molise). Per entrare in quest’ottica occorre necessariamente imporsi di spegnere la connessione dati dello smartphone. Mai cadere nella tentazione di un check su Facebook, Instagram, Twitter e menate varie. Silenziare i gruppi Whatsapp è un obbligo (tanto nessuno se la prenderà per l’assenza agostana). Solo così non salirà la scimmia nel vedere i selfie di gente iperabbronzata in posti da sogno, bikini su fisici mozzafiato, spaghettino allo scoglio, spritzino al tramonto e frittura di paranza. Lasciamoli godere, tanto torneranno. Alzando la testa si possono osservare i nostri simili per le ampie strade di città e sui mezzi (molto vivibili). Per non parlare dei turisti che, sempre più numerosi, scelgono Milano per venire in vacanza. Spesso, volgendo lo sguardo verso il cielo, si possono perfino notare tutte quelle piccole cose in grado di far provare un’emozione inedita e inaspettata. Basta un particolare, una casa di ringhiera, un palazzo liberty o qualcosa di mai notato prima per far scaldare il cuore. Già questo vale il prezzo del biglietto (anche quello di Milan – Craiova, 65k spettatori a San Siro il 3 agosto) .

6_E..state in office

Credit Immagine

Il traffico non c’è, il parcheggio invece sì (anche di sabato sera, 12 agosto, sulle strisce bianche in Corso Garibaldi: miracolo a Brera!). Si ottimizza di brutto sui tempi. In office la quantità di cose fatte in una giornata si impenna. Dopo una certa data nessuno interrompe più, nemmeno telefonicamente. La TO DO LIST si riempie di flag al pari di una celebre puntura («Già fatto!?»). I colleghi si affanneranno per chiudere tutto e riuscire a partire in tempo. Sotto sotto un po’ si gode in questi momenti, visti gli ampi orizzonti che ti aspettano. In più, zero problemi a spuntare un bel periodo di ferie a settembre. Anche il capo si rende conto che bisogna premiare il sacrificio di chi tiene su la baracca quando tutti sono a fare i ganassa in giro. Mentre si fa crescere il PIL a nastro, si ha pure il tempo per qualche dotta riflessione degna della migliore business school: «Oh, ma se tutti i rompic******i non ci fossero tutto l’anno, quanto si fatturerebbe, Pheega!?».

5_Ad agosto, se l’evento non c’è, te lo crei

Tutti, compresi noi, prima di agosto scrivono paginate di consigli sugli eventi che potranno alleviare le pene di chi sarà costretto a rimanere in area F205. Voi siete qui quando sulle autostrade i bollini prendono i colori più nefasti (tipo 3 ore per passare Bologna e coda sino a Riccione). In realtà, quando il mainstream va in vacanza, cercare ovunque un suo surrogato dove ci sia bella gente sa un po’ di invidia penis. Meglio fare un check dei posti aperti ad agosto. Magari c’è quel ristorante che volete provare da una vita, ma che solitamente è sempre pieno. Un aperitivo con amici che la pensano come voi e sono rimasti a Milano. Una serata di chiacchere all’Arco della Pace o in Darsena, senza troppi sbatti. Poi ci son sempre palme e banani a rallegrarci la giornata. Insomma, con una metropoli come Milano intorno a nostra disposizione, basta un po’ di creatività. ENJOY!

4_Ferragosto non ci indurre in tentazione

 

Devo ammettere, il 15 agosto le mie certezze vacillano sempre un po’. Non credo però di essere il solo, visto che  le strade di Milano sembrano un paese abbandonato nel Far West. Dopo aver scartato a priori ogni velleità di weekendino last minute (basta fare un check dei costi per capire che è una giargianata) mi concedo l’unica licenza poetica: grigliatina a casa di amici fuori città. Il rientro avviene in meno di 24 ore, quindi lo stoicismo è confermato. FERRAGOSTO PROVA DEL FUOCO!

3_Pratiche ad agosto e per tutto l’anno sei a posto

Ho sempre considerato agosto il mese adatto alla sistemazione delle questioni burocratiche. Quelle che, per qualche motivo, non si possono ancora sbrigare online. Zero code, equivale zero sbatti. Ho rinnovato una tessera ATM in scadenza in un minuto netto. Le analisi del sangue, il tagliando all’auto e qualche certificato in Comune. Addirittura il dentista rientra i primi di settembre per il controllino pre-partenza. Le persone sono di norma più disponibili perché vi riconoscono come simili, costretti a rimanere nell’universo meneghino. La solidarietà insita nel genere umano, per il resto dell’anno celata nella coltre dello sclero urbano, vi farà sentire come persone e non numeri. Basta sapersi organizzare, BELIEVE ME!

2_Il riposo del guerriero

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Capisci che la pacchia sta finendo quando la gente inizia a rientrare super abbronzata e l’affaticamento fa capolino. La metro riprende le frequenze ordinarie e riaprono la fermata di Centrale della verde. La parola d’ordine è una sola: RESISTERE! Già il volo low-cost A/R per le Canarie (pagato meno di un antipasto da Cracco) sta scaldando i motori. Anche a destinazione tutto costerà meno rispetto all’alta stagione, non ci saranno Giargiana e tutto vi sembrerà come un paradiso all’improvviso.

1_Iniziano a cadere le foglie…

Pheega, saran mica tutte rose e fiori ‘ste ferie a settembre!? In effetti si corre il rischio di trovare qualche giorno di pioggia (molto dipende dalla meta), le giornate sono un po’ più corte. Inoltre si potrebbe soffrire un rientro così posticipato, quando tutti avranno già carburato e andranno a mille. Comunque state tranquilli, non sarà un caso se a settembre si muovono le comitive di pensionati: loro la sanno lunga in tema di villeggiatura (oltre che di cantieri). Se non siete convinti, pazienza. Anche se quando sarò lontano vorrò tornare, ora che tocca a me voglio scappare, senza pensare a tutte queste cose. CIAO NE BARLAFUS.

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