Raga, conoscete tutti Cristina Fogazzi, alias l'Estetista Cinica, vero? L'imprenditrice che dal 2016 ha preso il mondo della bellezza per le corna, riscrivendo le regole con un pennarello indelebile e promuovendo la body positivity come se fosse una rockstar del self-love. La queen delle fagiane, simpatia o antipatia a parte, ha trasformato il suo gruppo in un vero e proprio impero cosmetico.
Re-Forme, la società proprietaria del brand Veralab, era esploso come un popcorn nel microonde, grazie a un modello di business digitale che si è trasformato in un sistema omni-channel più veloce di un caffè espresso. Dal 2019, oltre a dominare l'online, VeraLab, ha piantato bandierine a Milano e Roma, conquistato La Rinascente, Pinalli, Naima e persino le farmacie come un'invasione di bellezza.
E ora, il gruppo vale quasi 150 milioni di euro.
La saga epica, in sintesi
Ingresso del fondo Peninsula: circa un anno fa, il fondo Peninsula ha deciso di buttarsi nella mischia, comprando il 30% del gruppo di Fogazzi, incluso il marchio VeraLab. Questa mossa ha valutato il gruppo a circa 130 milioni di euro.
Riorganizzazione e trasferimento delle quote: l'Estetista Cinica (e sgamata) ha deciso di riorganizzare le sue quote di controllo con la precisione di un chirurgo plastico. Dopo l'operazione Peninsula, la situazione era questa: Peninsula con il 30% di Re-Forme, Fogazzi con il 51% e il restante 19% nelle mani di Mauro Marcolin, l'amministratore delegato. Ma la Fogazzi, con un colpo di scena degno di una soap opera, ha trasferito il 30% delle sue quote personali a una nuova società chiamata Cinica Srl, di cui possiede il 100%. Ora ha il 21% (diretto) di Re-Forme e il 30% (indiretto) di Re-Forme attraverso Cinica Srl. Della serie: se cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia, così cambiando la distribuzione delle azioni mantieni comunque il controllo dell’azienda.
Aumento di Capitale e valutazione del Gruppo: per mettere in atto questo trasferimento, la Fogazzi ha pompato il capitale di Cinica Srl da 10mila euro a 110mila euro, come se stesse gonfiando un palloncino per una festa. Questo aumento include un sovrapprezzo di 44,92 milioni di euro, che rappresenta il valore del 30% di Re-Forme. Una mossa comune? Forse, ma qui sembra più una magia finanziaria per riflettere il valore reale delle partecipazioni trasferite e rafforzare la posizione della nuova società: questo trasferimento, infatti, implica che Fogazzi valuta Re-Forme quasi 150 milioni di euro, 20 milioni in più rispetto alla valutazione di 130 milioni di solo un anno fa.
Che dire, raga, Cristina Fogazzi, altro che Estetista Cinica, è più uno squalo della finanza. Chapeau!
Autrice: Valentina Viti
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