Venerdì ha aperto al pubblico il nuovissimo Palazzo del Cinema di Milano nella storica sede di Via Milazzo (o meglio, Piazza XXV aprile!). Se siete stati impegnati questo weekend e non siete riusciti a farci un salto, vi diamo qualche impressione raccolta a un primo sguardo.
Partiamo da una certezza: lo spazio è molto molto bello. Gli interni, per minimalismo e colori non proprio vivaci, ricordano un museo di arte contemporanea. Il dedalo di corridoi e spazi recuperati al di fuori delle sale è funzionale al nuovo concept: creare uno spazio che vada oltre al cinema e diventi un vero e proprio punto di incontro per i milanesi.
C’è una biblioteca, una libreria, un caffè letterario, un’osteria e una nursery dove mollare i marmocchi mentre si fa un giro e ci si rilassa (non male come idea!), ma a farla da padrona – per i più curiosi che non si sono persi le anticipazioni degli scorsi mesi – sono state altre due novità.
La piccola libreria e alle spalle il bar curato da Eataly
La prima è rappresentata dalla sala multimediale on-demand: immaginatelo come un vero e proprio salotto di casa, attrezzato con i migliori proiettori e divani dove chiunque può organizzare una serata con gli amici (previa prenotazione) scegliendo a piacere il contenuto da vedere.
L’idea è certamente all’avanguardia, ma bisognerà capire le tariffe di questo affitto. Detto ciò, per una festa o una serata particolare rimane una scelta originale e curiosa. Da provare!
La sala multimediale on demand
Seconda novità, la sala cinema-ristorante. Conta appena 18 posti e a vederla ricorda la business class di una compagnia aerea araba, ma a quanto pare è il vero fiore all’occhiello del nuovo Palazzo del Cinema. Difficile giudicare senza averla provata, quel che è certo è l’indubbia cura degli spazi e il fascino che un’esperienza del genere può suscitare. Il menù è curato da Eataly (che tra l’altro gestisce anche il caffè letterario al piano terra) e la proposta è parecchio ricercata. Tanto per capirci, nel menù aperitivo da 18 euro è incluso un piatto di Stracciatella e acciughe descritto con queste parole: «Focaccia della panetteria di Eataly con stracciatella Miracolo a Milano e acciughe Vicente Marino». Anche meno ragazzi, anche meno.
Oltre all’aperitivo c’è la possibilità di un pranzo light (20 euro), pranzo completo (25 euro) o cena (35 euro). Prezzi accettabili.
Ma come funziona, nel concreto, il ristorante? Le ordinazioni vengono prese prima della proiezione e viene anche servito l’antipasto insieme alle bevande. Durante il primo tempo c’è la prima portata e nel secondo vengono serviti il secondo e il dolce. Come organizzazione non sembra male, rimangono parecchie perplessità riguardo al fastidio di avere tra le balle gente che serve e altra che mastica durante il film. Sconsigliato per gli amanti del silenzio e i puristi della fruizione cinematografica.
La sala cinema-ristorante
Altri punti a favore: la proposta di pellicole che, in linea con la filosofia che ha sempre contraddistinto lo spazio Anteo, rimarrà ricercata e di nicchia (ci saranno anche film d’essai e in lingua originale sottotitolati), l’orario di apertura – dalle 10 all’1 tutti i giorni dell’anno – e un’ultima nota di merito per i più nostalgici. Tutte le sale avranno i nomi di cinema storici di Milano chiusi nel corso degli anni (Excelsior, Astra, President, Rubino, Astoria, Obraz, Abanella, Abadan, De Amicis, Nobel Eataly al Cinema, Ciak – ovvero la sala multimediale on demand – e Nuovo Arti). Gran bell’idea.
La nursery per i bambini
L’esame, per noi, è ampiamente superato. Adesso tocca a voi Imbruttiti farci un giro!
L’osteria del cinema
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