Il 22 ottobre è la data del referendum per l’autonomia in Lombardia e Veneto. Qualcuno è super preparato, qualcuno ne ha sentito parlare, qualcun altro non c’ha capito un ca**o.
Se rientrate nella terza categoria (ma anche nella seconda, non siate timidi), ecco riassunto in 4 punti di che cosa si tratta, e (soprattutto) per che cosa si vota:
1_L’autonomia della Lombardia e del Veneto
Il referendum coinvolgerà gli abitanti della Lombardia e del Veneto, che saranno chiamati alle urne per decidere 2 punti principali: permettere alla propria regione di trattenere le risorse necessarie per sviluppare politiche pubbliche (di competenza regionale), e ottenere maggiore autonomia a livello nazionale. Se vincesse il Sì, le due regioni avrebbero la possibilità di trattenere in house maggiori introiti – di quelli attualmente previsti – che provengono dalle tasse.
2_I casi in Italia
Il tema dell’autonomia delle regioni non è nuovo in Italia: dal Friuli Venezia Giulia alla Sardegna, dalla Sicilia al Trentino Alto Adige e alla Valle d’Aosta, esistono già delle regioni a statuto speciale. Essendo a regime differenziato, queste 5 regioni hanno sempre goduto di particolari privilegi di finanza regionale. (Per i più pignoli, ops, precisi, rimandiamo al terzo comma dell’articolo 116 della Costituzione, che dà la possibilità alle regioni di trattare con lo stato per ottenere, appunto, più competenze).
3_Il voto elettronico
La novità di questo referendum – primo caso in Italia – è il voto elettronico. Occhio, non vuol dire evitarsi lo sbatti di andare al seggio e votare da casa come con Amici. Ai seggi saranno però presenti dei dispositivi mobili da cui potrete esprimere la vostra preferenza, correggendola una sola volta in caso di errore. (Cliccate qui per scoprire le istruzioni complete).
4_Il sondaggio
Pochi giorni fa la Lega ha commissionato un sondaggio sul referendum. Il risultato è stato chiaro: il 45% degli elettori del Nord-Est e il 41% degli elettori nel Nord-Ovest lo ritiene inutile ed oneroso. (Tutto bene insomma). Basta guardare i numeri: la spesa per il referendum ammonterebbe a circa 14 milioni di euro per il Veneto e circa 24 milioni per la Lombardia. Poco, tanto, troppo? Ne (ri)parliamo il 22 ottobre.
5_Quando e dove
Si vota domenica 22 ottobre dalle ore 7.00 alle ore 23.00. Per votare dovrete recarvi presso il seggio indicato sulla vostra tessera elettorale, con un documento d’identità valido.
Ah, quasi dimenticavamo: il voto non è vincolante, ovvero la Regione può comunque non seguire l’indicazione emersa dalla votazione. Sia nel caso in cui dovesse vincere il Sì, sia in quello in cui dovesse vincere il No. E quindi il senso?
L’astensione, in questo caso, rimane una possibilità valutabile. Rispondete solo alla vostra coscienza!
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